La concimazione, in agricoltura, è un intervento molto importante perchè mira a fornire alla pianta gli elementi chimici necessari per il suo nutrimento e a ricostituire le riserve nutritive del terreno, che vengono asportate durante lo sviluppo dei vegetali.
In questa guidaci focalizzeremo sulla concimazione biologica del frumento, un cereale autunno – vernino molto coltivato al nord Italia. Queste indicazioni valgono anche per il grano duro, per l’orzo, e per gli altri cereali autunno – vernini che hanno una tecnica colturale simile al frumento tenero, anche se le dosi possono variare.
In regime di agricoltura biologica vi sono severe limitazioni relative ai tipi di fertilizzanti che possono essere impiegati. Attualmente, la normativa da seguire in materia di concimi è il regolamento Ce 889/2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 5 settembre 2008.
La tipologia di prodotti che possono essere impiegati per la concimazione biologica del frumento porta alla nascita di qualche difficoltà: non sempre infatti i fertilizzanti disponibili hanno un titolo in elementi nutritivi sufficiente e soprattutto la disponibilità di tali elementi nutritivi non è immediata come potrebbe essere per un fertilizzante chimico. Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche dei principali elementi chimici e il loro ruolo nella concimazione biologica del frumento.
Azoto
L’azoto (N) è considerato il principale elemento della fertilità. Da una corretta nutrizione azotata dipende sia la quantità di granella prodotta che la qualità, visto che una buona disponibilità di questo elemento aumenta il tenore proteico nella cariosside, con conseguenti migliori caratteristiche della farina ottenuta. Per una produzione di 6 tonnellate/ha, vengono asportati 170 kg di azoto.
In agricoltura biologica sorgono però alcuni problemi. Vediamo, sinteticamente, quali sono
-I fertilizzanti organici, ammessi in agricoltura biologica, hanno un titolo di azoto più basso rispetto ai concimi chimici impiegati in agricoltura tradizionale. Risulta quindi evidente come sia necessario impiegarne una quantità maggiore, con maggiori oneri per la distribuzione.
-La cessione dell’azoto dei fertilizzanti organici è piuttosto lenta, quindi non immediatamente disponibile. Teniamo inoltre in considerazione che l’attività microbica del terreno aumenta a partire dai mesi caldi (maggio – giugno), quando ormai il ciclo colturale del frumento giunge al termine. Sono proprio questi microrganismi che rendono assimilabile, attraverso la mineralizzazione, l’azoto organico.
-La maggiore richiesta di azoto parte con la levata (fine febbraio – inizio marzo). La concimazione biologica del frumento fatta in questo momento difficilmente riesce a supplire ai bisogni della coltura.
-Un altro fattore critico è la quantità di proteine nella granella, anch’essa correlata alla disponibilità di azoto.
Il potassio
Nel caso del frumento coltivato su terreni argillosi in aree non eccessivamente piovose, il potassio non rappresenta generalmente un problema. Date le esigenze non elevate in potassio del frumento, non è in genere necessario attuare una concimazione specifica.
Per una produzione di 6 tonnellate/ha, vengono asportati 70 kg di K2O
Il fosforo
Un altro elemento da tenere in considerazione è il fosforo. Sebbene le richieste siano minori rispetto all’azoto è molto importante e viene in genere distribuito alla semina. Come per l’azoto, il picco di assorbimento si con l’inizio della levata.
Nella concimazione biologica del frumento sorge il problema di trovare fertilizzanti fosfatici adatti. Quelli consentiti infatti, derivano per lo più da disgregazione di rocce e contengono fosforo poco disponibile per la pianta. Bisogna quindi puntare sui fertilizzanti organici che contengono fosforo altamente disponibile, seppure in quantità ridotta.
Per una produzione di 6 tonnellate/ha, vengono asportati 60 kg di P2O5
Lo zolfo
Entra a fare parte degli amminoacidi solforati ed è quindi fondamentale per il tenore proteico della granella. In genere non è un problema nella concimazione biologica del frumento, perchè contenuto in tutti i fertilizzanti organici.
Il periodo utile per l’assorbimento va dall’emergenza all’emissione del 2° nodo.
Il rame
Importante per una buona radicazione e per la robustezza del culmo. Può essere immobilizzato nel terreno e reso poco disponibile per le piante se vi è una elevata presenza di sostanza organica, ma è questa una situazione rara nei nostri terreni agrari.
Anche in agricoltura biologica è possibile intervenire con prodotti ad applicazione fogliare, in caso di carenze. Il periodo utile per l’assorbimento va dall’emergenza alla fine dell’accestimento.
Nella precedente tabella, sono indicate le fasi della concimazione biologica del frumento