In questa guida spieghiamo come scegliere l’estirpatore di erbacce.
Le erbacce sono una piaga che infesta tutti i terreni coltivati. Appena il tepore annuncia l’arrivo della primavera le erbe infestanti fanno capolino dalla terra e minacciano di soffocare le altre piante. Dalla gramigna all’ortica, dalla piantaggine al cipollino, sono loro le prime a spuntare e a raccogliere i raggi del sole. E non si limitano a questo perché, per crescere sane e rigogliose, assorbono le acque irrigue e lasciano le altre piante a secco. Oggi però c’è un nuovo sistema per eliminarle. Si tratta di un attrezzo agricolo dedicato esclusivamente alle infestanti, e cioè l’estirpatore di erbacce. Vediamo come scegliere un estirpatore di erbacce iniziando proprio dal capire cosa risulta essere e come funziona.
Come Funziona l’Estirpatore di Erbacce
L’estirpatore di erbacce è un attrezzo agricolo, di tipo manuale, che elimina le infestanti dalle radici. Proprio le radici, infatti, sono le parti più deleterie perché sono molto forti, hanno un fittone profondo e le loro radichette superficiali si espandono per parecchi centimetri. Ciò vuol dire che sono capaci di rubare alimento a tutte le altre piante che le circondano e farle morire. Per questa ragione bisogna sradicarle il più profondamente possibile e assicurarsi di avere estratto la radice per intero. Basta, infatti, che ne rimanga un pezzettino sotto terra e l’erbaccia ricresce più rigogliosa di prima. L’estirpatore di erbacce ha proprio questo compito. Deve affondare nel terreno, afferrare l’erbaccia alla radice e estrarla per intero.
C’è da dire anche che molte infestanti, proprio grazie alla loro tenacia e resistenza, sono anche delle ottime piante officinali. Ma per usarle bisogna anche essere profondi conoscitori delle erbe mediche. Chi non le conosce, infatti, e le usa senza le dovute cautele, può rischiare un avvelenamento mortale. Quindi le erbacce, appena sradicate, vanno eliminate, per evitare che i loro semi, trasportati dal vento, facciano nascere delle nuove piantine. Prima però devono essere estirpate totalmente con questo attrezzo particolare che, di per sé, è molto semplice. Si tratta infatti di un bastone, che in alcuni modelli per maggiore comodità è anche retrattile, dotato di un perno, di un pedale e di una specie di pinza a becchi multipli.
I becchi hanno il compito di afferrare l’erbaccia alla radice. Il perno, invece, serve a conficcarli nel terreno. Il pedale a sua volta agisce sui becchi della pinza, facendola chiudere intorno alla radice. Ma l’estirpatore di erbacce ha anche un manico laterale, posto in cima al bastone, che serve a fare ruotare l’attrezzo su se stesso. E, infine, c’è anche un pulsante in cima, che mette in funzione il meccanismo di espulsione dell’erbaccia, dopo che è stata estratta dal terreno. È bene però che, arrivati a questo punto, tu sappia che alla fine dell’operazione non avrai strappato solo la pianta infestante dalla terra, ma avrai anche rimosso la zolla che circonda la radice. Zolla che devi eliminare insieme all’erbaccia perché se provi a recuperarla, sbattendola via dalla radice, potrebbe trattenerne un pezzettino, anche un filo appena, che la farebbe rinascere nel giro di qualche giorno.
Bene, ora sai che l’estirpatore ti permette, alla fine, di strappare dalla terra l’erbaccia, compresa la radice e la zolla di terra. A questo punto non ti rimane che comprenderne il funzionamento e il suo uso corretto.
Per comprendere come funziona l’estirpatore di erbacce devi sapere cosa fanno e come interagiscono tra loro le varie parti dell’attrezzo. Si tratta del bastone, che in effetti è più corretto definire un’asta telescopica, della rastrelliera di base con la pinza a becchi, e del manico orizzontale che sporge in alto, con un angolo di 90 gradi rispetto al bastone.
-Asta telescopica
L’asta telescopica fa da bastone e serve a reggere e manovrare l’estirpatore per erbacce. Il fatto di essere telescopica non le impedisce di essere cava e di ospitare, al suo interno, un pistone, che fuoriesce dalla base con uno spuntone a forma di punteruolo. Quando spingi il punteruolo verso il basso, premendo con il piede, questo pistone si ritrae all’interno dell’asta. In pratica si tratta di un sistema di leve che alla fine metterà in azione l’espulsore.
-La rastrelliera a pinza
La rastrelliera con la pinza a becchi è proprio la parte che scende sotto il livello del suolo e va ad intercettare le radici dell’erbaccia. I becchi della pinza possono essere di formati differenti, ma il principio secondo il quale funzionano è lo stesso per tutte. In genere si tratta di 4 punte, abbastanza sottili da superare la resistenza della terra ma anche molto resistenti, in modo da non risentire dello sforzo che occorre a stringere l’erbaccia. In molti modelli, proprio al fine di agevolare la penetrazione delle punte a becco, c’è un anello a forma di settore circolare, con una serie di fori attraverso i quali scorrono le punte. Questo anello serve a non fare torcere le punte quando sono fuori terra e spingono per perforare la zolla.
-Il manico orizzontale
Il manico orizzontale è collocato in cima al bastone in maniera molto solida. Infatti questo manico subisce continue sollecitazioni, dato che la rotazione serve a separare la pianta dal suolo e, in molti modelli, anche a far chiudere la pinza della rastrelliera intorno alla radice. Risulta essere, infatti, che dall’alto ti permette di afferrare con un mezzo giro la radice e di poterla estrarre.
Un’altra cosa che è utile conoscere è il sistema di estrazione di alcuni modelli più recenti. In questi estrattori per erbacce, infatti, il pedale che serve a fare sprofondare i becchi della rastrelliera agisce direttamente sui becchi stessi, facendoli chiudere, e aziona contemporaneamente il sistema di estrazione. Quindi ti basterà dare prima un colpo al pedale e subito dopo tirar fuori il bastone, per completare velocemente l’operazione di estirpatura dell’infestante.
Come Utilizzare l’Estirpatore di Erbacce
L’uso dell’estirpatore erbacce manuale da giardino è abbastanza semplice ed intuitivo. La prima cosa da fare è individuare esattamente il fusto dell’erbaccia. Poi ci devi poggiare sopra l’anello della rastrelliera con i fori per i becchi e farlo arrivare al suolo. Se non c’è l’anello poggia direttamente le punte dei becchi a terra in modo da circondare il fusto dell’erbaccia. A questo punto devi affondare i becchi nel suolo facendo forza sul pedale di spinta. Questo è il momento più delicato, perché l’estirpatore deve rimanere diritto mentre fai sprofondare le punte della pinza. Quindi afferra saldamente il bastone e poggiati al manico orizzontale per non perdere l’equilibrio.
Appena i becchi sono sotto terra, e la pianta è schiacciata dal peso del bastone e dall’anello, devi procedere con l’estrazione. Per farlo devi ruotare lateralmente il manico orizzontale, imprimendo un colpo secco e tenendo saldamente il bastone telescopico. Questo gesto farà chiudere i becchi della pinza intorno alla radice, afferrandola con tutto il pane di terra. Una volta che la radice è ben serrata tra gli spuntoni della pinza estrattrice, devi semplicemente tirarla fuori, spostando il bastone dell’estirpatore verso l’alto. Ciò ti permetterà di estrarla per intero. Appena estratta non ti rimarrà che azionare il pulsante in cima all’asta telescopica e attivare il sistema di leveraggio. Questo proietterà l’erbaccia, la radice e la zolla sul cumulo dei rifiuti e potrai passare alla successiva.
Usare un estirpatore per erbacce presenta almeno due vantaggi. Il primo è quello che non sei costretto a piegarti in continuazione per toglierle ad una ad una, e a fare attenzione a non urticarti quando le prendi. Il secondo è che hai un maggiore controllo sull’estrazione della radice e puoi evitare di lasciarne qualche pezzetto sotto terra. E poi, oltre alla maggiore efficacia data dall’uso dell’estirpatore, hai anche un notevole risparmio di tempo. Ed è inutile ricordarti che la pulizia dalle erbacce del giardino, dell’orto o del prato, è una cosa che non puoi tralasciare se vuoi che le tue piantine crescano sane.
Come Scegliere l’Estirpatore di Erbacce
Vediamo quali sono gli elementi da valutare nella scelta del migliore estirpatore erbacce da giardino.
-La qualità dei materiali
L’estirpatore per erbacce è un attrezzo che userai molto spesso e i materiali devono essere di ottima qualità o non vivrà a lungo. Quindi, se ci tieni a vederlo durare, evita di prendere un modello realizzato in plastica, anche se è decisamente più economico, e acquista un estirpatore fatto d’acciaio inossidabile.
-Pinza e becchi robusti
Gli spuntoni che affondano nella terra incontrano di tutto, dalla ghiaia ai sassi. Se non sono di buona fattura e molto resistenti si piegano e l’estirpatore non funziona più. Quindi è fondamentale scegliere un modello che monti dei becchi solidi e che abbia un meccanismo di estrazione che non si inceppi facilmente.
-La pedaliera
Un discorso analogo bisogna fare per la pedaliera. E su questo componente che andrai ad esercitare la tua forza e deve essere in grado di reggere senza rompersi il peso del tuo corpo. Anche in questo caso assicurati che sia solida e ben attaccata.
-Lunghezza del bastone
L’estirpatore per erbacce deve essere agevole, quindi il suo bastone deve essere alto a sufficienza da permetterti di lavorare stando dritto. Generalmente sono lunghi un metro ma, siccome ne puoi trovare di varie misure, scegline uno che sia compatibile con l’altezza delle tue spalle.
-Manico ergonomico
Considerando che si tratta di un attrezzo che potresti usare anche per ore, non devi mai trascurare l’ergonomia del suo manico. Un manico ergonomico e ben rivestito migliora la presa durante le varie operazioni di estrazione e affatica meno sia le mani che i polsi.
-La leva laterale
In alcuni modelli la leva laterale è stata sostituita dal meccanismo automatico collegato al pedale. È un sistema altrettanto efficace, ma più comodo e veloce. Probabilmente i modelli automatici costano un po’ di più, ma riducono tempo e lavoro.
Estirpatori per Erbacce più Venduti
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