In questa guida spieghiamo come scegliere i tutori per piante dell’orto.
Appena togli le piantine dai vasetti del vivaio, e le trapianti in piena terra, cominciano a crescere quasi a vista d’occhio. Per questa ragione ne devi sostenere lo sviluppo assecondandoli con un tutore. Di tutori, che servono a sostenere le piante, ce ne sono di parecchi tipi e, prima di montarli, bisogna scegliere quello più adatto. Ci sono ortive, infatti, che si sviluppano soprattutto in larghezza, come quelle a foglia, ed altre che invece puntano in alto, come i pomodori. Per questa ragione devi mettergli accanto il tutore giusto in modo, poi, di non doverlo sostituire a crescita avviata. Vediamo come scegliere i tutori per le piante da orto, iniziando dal comprendere esattamente a cosa servono e quali tipi puoi trovare in vendita.
Come Scegliere Tutori per Piante
I tutori per le piante da orto servono a sostenere le piantine durante la crescita, ad indirizzarle nella giusta direzione e a evitare che le intemperie, soprattutto il vento forte, possano danneggiarle. Basta infatti che si abbatta sull’orto un temporale stagionale, per stendere al tappeto le piante più rigogliose. Se sono sostenute correttamente, invece, ti basterà aspettare che asciughino per vederle riprendere velocemente il loro aspetto rigoglioso. E poi c’è da considerare anche la presenza delle rampicanti. Queste, infatti, hanno necessità di un sostegno che consenta loro di tenere i frutti lontani dal fango e dagli insetti pedatori. Infine, se le piante non riescono a trovare l’appoggio necessario per allontanarsi dal suolo, non riescono neanche a ricevere i raggi del sole, che sono indispensabili per crescere. Assodata, quindi, la necessità di installare dei tutori accanto alle ortive, vediamo quale scegliere per ognuna di esse.
Tutori per piselli, fagioli e fagiolini
Alcuni tutori sono particolarmente utili per le ortive rampicanti come piselli, fagioli e fagiolini. Queste ortive, infatti, hanno necessità di appoggiarsi ad una struttura ampia e resistente, capace di fornire una superficie di appiglio abbastanza vasta. In questo caso, ad esempio, sono molto utili le reti in polietilene o le intelaiature metalliche. Ma si possono usare anche le canne di bambù oppure i tondini ritorti a spirale. La cosa importante è che vengano installati correttamente e che la spalliera si sviluppi almeno fino ai due metri di altezza. La soluzione migliore, in questi casi, è quella di montare due pali di sostegno, che sporgano almeno due metri dal terreno, e montare tra di essi una rete. Questa deve essere preferibilmente di plastica, per non farsi male alle mani durante la raccolta o la sistemazione dei tralci. In alternativa puoi anche mettere delle canne, oppure i tutori metallici, assemblati con le viti, distanziati di venti centimetri tra di loro. Alla fine devi mettere due legacci, da attaccare ai pali e a ciascuno dei sostegni. Il primo va messo in basso, a circa 20 centimetri da terra. Il secondo va messo in alto, poco al di sotto della cima dei pali di sostegno. Per i fagiolini nani, invece, bastano dei tutori di circa 60 centimetri fuori terra, tra cui tendere dei cordini, montandoli paralleli e a 15 centimetri di distanza tra loro.
Tutori per pomodori, melanzane e peperoni
Pomodori, melanzane e peperoni vanno alzati da terra con una palificazione in canna, o in legno, di 1 metro e mezzo d’altezza. Tra questi pali vanno annodati dei fili resistenti, preferibilmente di nylon. Quando gli ortaggi crescono devi legare il loro fusto a questi cordini con dei legacci di rafia, o di plastica per legamenti. Si tratta di legacci agricoli che permettono al tronco di essere ben sostenuto, ma non stretto a tal punto da strozzarsi. In alternativa ai fili di nylon puoi mettere tra i pali una recinzione in plastica a maglie larghe e legare i tralci più comodamente alla rete.
Tutori per zucchini
Per fare salire gli zucchini puoi usare anche una rete metallica, come quelle che si usano per i recinti. Gli zucchini per crescere hanno bisogno di molto sole, quindi scegli una zona che sia soleggiata a sufficienza, e indirizza i tralci, man mano che crescono. Li puoi intrecciare tra le maglie, oppure legarli alla rete con dei fili di rafia, evitando comunque di stringere troppo il collare sul fusto, per non segarlo. Le legature devono essere fatte man mano che il germoglio si sviluppa e collocate abbastanza vicine tra loro. Questo per evitare che il tronco si spezzi col peso dei frutti o con il vento. In alcuni casi, anche in dipendenza del tipo di zucchino, puoi optare per una recinzione bassa, simile a quella dei fagiolini nani.
Tutori per zucchette ornamentali
Le zucchette ornamentali hanno uno sviluppo molto simile a quello degli zucchini, per cui puoi seguire per filo e per segno lo stesso procedimento e le stesse misure. Fai sempre molta attenzione a non distanziare troppo i lacci di sostegno tra loro, o il tralcio si spezzerà sotto il peso della zucchetta appena cresce.
Alcuni appassionati di orticoltura domestica sostenibile hanno sviluppato la tesi secondo la quale sostenere la pianta è contro natura. Questo perché, secondo costoro, la tendenza naturale dell’orticola sarebbe quella di svilupparsi rimanendo a contatto con il suolo. Questa convinzione però non tiene conto di alcune realtà fondamentali. Per iniziare, le ortive sono frutto di una coltivazione in semenzaio e non piante che si sviluppano spontaneamente. Poi non si tratta di piante perenni a fusto rigido, ma stagionali destinate a seccarsi dopo la maturazione del frutto. E, infine, che non crescono e non fruttificano se non vengono seguite e coltivate. Ciò vuol dire che devi dare loro acqua e, se le lasci sviluppare a livello del suolo, appena il terreno viene irrigato si riempiono di fango.
Poi devi anche evitare che vengano aggredite dai parassiti. Se le lasci crescere, senza sollevarle dal suolo, si svilupperanno, tra il fusto e le foglie, muffe e microrganismi, che ti costringeranno a riempire la pianta di anticrittogamici. Se invece le foglie sono arieggiate l’attacco da parte dei parassiti si riduce ed è più facile contenerli. Ma non sono soltanto i parassiti a mettere a rischio le colture, perché lumache e arvicole sono ghiotte dei frutti e se sono a più facile portata se li mangiano. E infine il sole è indispensabile per farle crescere sane ed evitare la marcescenza dei frutti e delle foglie. Invece il sostegno alla pianta è una risorsa che aiuta le coltivazioni dell’orto a crescere in maniera naturale e sostenibile.
Come Montare i Tutori per Piante da Orto
Infine è molto importante, quando installi i tutori per piante da orto, che questi vengano montati a regola d’arte. Per farlo occorre che i pali di sostegno siano ben piantati per terra e che sprofondino di almeno 20 o 30 centimetri. Per quello che riguarda la campata, invece, è meglio che non vengano distanziati più di un metro e mezzo. Infine devono anche essere ancorati tra loro con delle canne, o dei bastoni orizzontali, che dovrai legare ai montanti con dei lacci robusti.
Tutta la struttura, alla fine del lavoro, deve risultare molto solida. Quindi, nel montaggio, o usi lo schema a capanna, oppure leghi le spalliere tra di loro con delle canne trasversali. Se scegli lo schema a capanna, allora devi montare i pali di sostegno a due a due, inclinati l’uno verso l’altro, e legarli insieme in cima.
Se invece preferisci lo schema a spalliera, devi unire due spalliere parallele con delle canne, legate di traverso alle cime dei pali.
Tutori per Piante più Venduti
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