In questa guida spieghiamo come scegliere la zappa.
La zappa è uno degli strumenti agricoli più antichi. Un arnese a forma di L in cui il lato più lungo serve da manico, mentre quello corto smuove la terra, facendo da cuneo e da leva. Però, se è vero che fondamentalmente la zappa è rimasta uguale a se stessa, è anche vero che di zappe ce ne sono tante quanti sono i terreni e i lavori da fare.
Utilizzi della Zappa per Orto
Vediamo allora come scegliere una zappa, iniziando dal capire quali sono gli usi più comuni di questo attrezzo.
-Preparazione alla semina
Uno dei compiti della zappa è quello di preparare il terreno per la semina. Non tutti i terreni sono adatti alla semina e non tutti i semi possono essere messi a dimora direttamente tra le zolle. Però, quando ciò è possibile, allora il terreno deve essere preparato adeguatamente e solo dopo potrai seminare. Infatti solo quando il suolo è pronto, e la zolla è sufficientemente fine da poter accogliere i semi, allora entra in gioco la zappa. Grazie ad essa finalmente potrai creare i solchi, profondi una decina di centimetri.
-Agevolare la germinazione
Appena i germogli iniziano ad affacciare fuori dalla terra, vengono su anche le infestanti, che minacciano di soffocare le piantine. Queste, infatti, sono ancora troppo tenere per resistere all’assalto. Ecco che torna in azione la zappa, incuneandosi tra le nuove piante per rivoltare la terra, ed estirpare le male erbe prima che diventino adulte. Intanto la terra, che si è solidificata a causa dell’irrigazione, con i colpi di zappa si arieggia e si fende. Una cosa importantissima, che serve a mantenere l’acqua e i sali nutritivi a portata delle radici superficiali delle nuove colture.
-La coltivazione delle radici
Tuberi e radici commestibili, come patate e carote, si sviluppano sotto la superficie del suolo. Ma questo non vuol dire che non ti serva la zappa per coltivarli. Infatti anche queste ortive da sottosuolo crescono meglio se la terra che le circonda è frolla, leggera e priva di infestanti. E niente è meglio della zappa per rivoltare e arieggiare il terreno che le circonda, liberando la superficie dalle erbacce. Ma quello di togliere le male erbe è un lavoro da fare anche altrove, non solo tra le ortive e le lattughe.
-Eliminazione delle erbacce
Altro compito fondamentale della zappa è quello di tenere a bada le erbacce. Anche se gli attrezzi che servono a contrastare le male erbe sono sempre di più e sempre più sofisticati, la zappa rimane comunque il più usato. Infatti quando vedi spuntare un ciuffo, o qualche filo d’erba, magari a causa di un ristagno o di una radice pervicace, la prima cosa che fai istintivamente è proprio quella di afferrare la zappa.
Come Scegliere la Zappa
Una zappa si sceglie in base all’utilizzo che ne devi fare e basandoti sui materiali con i quali è stata realizzata. Ma, per riconoscere le zappe più velocemente, la cosa migliore è raggrupparle nelle tipologie più conosciute e usate e confrontare le caratteristiche essenziali. Iniziamo dalle tipologie.
Tipologie di zappa
Il sistema più usato per distinguere le tipologie principali delle zappe è quello di catalogarle per struttura e lama. La struttura è tutta concentrata nel manico della zappa. Invece la lama, a prescindere che il materiale sia ferroso o acciaioso, la puoi distinguere in base alla forma e all’uso che ne dovrai fare. Una distinzione da fare immediatamente però è quella sulla dimensione della zappa. Infatti, anche se le zappe classiche hanno una lama abbastanza pesante, attaccata ad un manico robusto e di dimensioni ragguardevoli, esistono anche zappe di dimensioni differenti.
-Le zappette
Ci sono zappe che servono a fare lavori molto delicati, attorno al fusto delle piantine appena germogliate, e sono decisamente più piccoline di quelle tradizionali. Il loro manico è lungo tra 25 e 30 centimetri, la lama non supera i venti centimetri di lunghezza ed è larga 8 o 10. Si chiamano zappette e si usano in posizione accovacciata, manovrando delicatamente tra le ortive. Le zappette sono indispensabili, infatti, per togliere le erbacce senza rovinare i germogli, oppure per rincalzare il piede delle ortive in via di sviluppo. Vediamo invece le zappe grandi.
-Le zappe grandi
Le zappe grandi si distinguono per la lama. Infatti, anche se la zappa classica ha una sola lama, ormai i modelli che montano una lama articolata sono sempre di più e costituiscono una famiglia a parte.
Zappa grande a lama singola
La zappa grande a lama singola ha la forma della zappa tradizionale. Ha un manico generalmente in legno, lungo meno di un metro, ben ancorato con un anello dello stesso materiale metallico alla lama. Questa lama può essere di vari formati, ma possiede la caratteristica di non avere biforcazioni, o spuntoni, e di non essere in coppia con una seconda lama. Ovviamente questa lama in alcuni casi è quadrata e larga, in altri stretta e rettangolare, in altri ancora lanceolata o a forma di scudo. Ogni lama è stata disegnata nel tempo per soddisfare una necessità e per lavorare un tipo particolare di terreno. E spesso sono state proprio le caratteristiche regionali che hanno dato origine ad una particolare lama.
Zappa grande a lama multipla
La zappa grande a lama multipla è ideata soprattutto per affrontare situazioni particolari. Una di queste consiste nel dover lavorare un suolo particolarmente duro e molto soggetto alle infestazioni. Generalmente le due lame sono montate in maniera contrapposta, in modo da poter intervenire alternativamente con l’una o con l’altra, a seconda delle necessità. Una delle due lame è molto simile ad una lama tradizionale anche se spesso è un po’ più corta e a forma di foglia appuntita. L’altra invece è forcuta e serve a penetrare e smuovere terreni sodi e pietrosi. Ma è molto utile anche a lavorare intorno alle radici per arieggiare il terreno senza romperle. La parte forcuta può avere due o tre spuntoni, mentre l’altra può essere di forma trapezoidale, ottima per spostare la zolla rimossa e frantumata.
Ovviamente la scelta di una buona zappa passa anche dalle caratteristiche delle sue parti principali.
Il materiale del manico
Il manico della zappa generalmente è in legno. Il legno ha la capacità, essendo elastico, di assorbire gli urti salvaguardando le articolazioni. Per di più il legno ha un grip naturale che ti permette di avere sempre una presa salda, anche se hai le mani sudate. Ovviamente a lungo andare lo sfregamento fa crescere i calli sul palmo delle mani. Ma i calli diventano ben presto una naturale difesa delle mani, soprattutto se usi la zappa spesso. In commercio però trovi manici realizzati in plastica resistente. Sono manici sagomati in maniera ergonomica, hanno una presa efficiente e sono pure colorati per riconoscerli a distanza, anche in mezzo al verde. Poi trovi manici più leggeri, realizzati in fibra di vetro, altrettanto efficienti e ottimi per attutire i colpi della zappa sulla terra. Quelli in vetro resina, invece, sono più pesanti, ma per il resto sono anch’essi di ottima qualità. Troppo duri invece quelli in acciaio. Infatti è meglio usarli soprattutto negli attrezzi leggeri, come le zappette.
La lunghezza del manico
Il manico tradizionale della zappa si aggira sugli 80 centimetri ma, siccome nella maggior parte dei casi lo acquisti separatamente, puoi sceglierlo della misura che ti viene più comoda. Evita però di prenderlo troppo lungo, o ti impaccerà nei movimenti. Nelle zappette invece è di circa 25 centimetri e raramente supera i 35. Infine trovi anche dei manici telescopici che ti permettono di scegliere la lunghezza adatta al tipo di lavoro da fare, ma non sono solidi e robusti come quelli a tronco unico.
La forma del manico
Il manico della zappa è tondeggiante anche se, per garantirti una presa ergonomica, molti modelli si orientano verso una sezione leggermente ovalizzata. Solo la parte finale, e cioè quella che dovrai inserire nell’anello della lama, è più robusto, ed ha la forma dell’anello. Quindi può essere tondo, quadrato o rettangolare. La robustezza serve a reggere il contraccolpo della lama quando colpisce la terra. Ovviamente più è grande la lama più questo zoccolo deve essere robusto.
Materiale della lama
La lama tradizionale è in ferro. Il ferro è elastico, malleabile, facilmente forgiabile ed è anche economico. Però ha il difetto di consumarsi e durare di meno. L’acciaio invece dura più a lungo e mantiene il filo. Queste due caratteristiche fanno della lama in acciaio uno strumento più duraturo, efficace e bisognoso di minore manutenzione. Ovviamente il costo, rispetto alle lame in ferro, è più alto.
La forma della lama
Che la lama della zappa si presenta con innumerevoli forme differenti lo abbiamo già accennato. Ma è giusto dare qualche informazione su quelle più conosciute. Al di là di quella squadrata infatti puoi trovare almeno altre quattro tipologie di zappe molto usate.
-La zappa a cuore
La zappa a cuore è tipica del territorio piemontese e del varesotto. Queste lame sono ottime per lavorare gli orti e tracciare i solchi di irrigazione.
-La zappa a mezza luna
La zappa a mezza luna è tipica delle campagne sarde e appartiene agli attrezzi legati alle locali tradizioni contadine.
-La zappa a trapezio capovolto
La zappa a trapezio capovolto è tipica del varesotto ed è molto usata anche tra le filare a vigna fronte mare, classiche delle zone del marsalese.
-La zappa stretta
La zappa stretta è molto usata in Sicilia nelle zone di alta collina, ma la si trova anche in Sardegna e in Toscana.
-La zappa a finestra
La zappa a finestra è aperta, e permette al terreno di passare in mezzo alla lama mentre lo lavori, riducendone l’attrito con la terra.
Zappe per Orto più Vendute
Nella lista che segue è possibile trovare le zappe per orto più vendute in questo periodo con il relativo prezzo. Cliccando sui prodotti presente nell’elenco è possibile accedere a una pagina in cui sono mostrate le caratteristiche tecniche e le opinioni degli acquirenti.