In questa guida spieghiamo come coltivare lo zucchino nell’orto.
Lo zucchino (Cucurbita pepo) è una pianta appartenente alla famiglia delle cucurbitacee. Risulta essere coltivato in tutta Italia e sono presenti moltissime varietà differenti. Possono essere consumati sia i frutti che i fiori. Coltivare lo zucchino è molto facile e si presta molto bene ad un piccolo orto familiare. Risulta essere ricco di potassio e di fosforo e povero di calorie.
ESIGENZE AMBIENTALI
Lo zucchino preferisce i climi temperato – caldi e non ventosi, ma si adatta bene alle condizioni climatiche tipiche del periodo primaverile – estivo di tutta la penisola. Con temperature comprese tra 25 e 300C germina in 2 – 4 giorni, ma può germinare anche a 12°C, sebbene più lentamente. Temperature attorno ai 25°C sono ottimali per l’accrescimento.
Lo zucchino preferisce terreni di medio impasto, profondi, freschi e senza ristagni idrici. Si adatta bene anche a quelli leggermente argillosi, purché ricchi di sostanza organica e sistemati opportunamente per agevolare lo sgrondo dell’acqua in eccesso.
COLTIVAZIONE
Preparazione del terreno
L’aratura eseguita a 30-40 cm di profondità rappresenta la lavorazione principale, con la quale è possibile l’interramento del letame o di altro ammendante organico. Per una piccola coltivazione è sufficiente una zappatura o una vangatura manuale.
Rotazione
La rotazione con altre colture è una pratica necessaria al fine di evitare fenomeni di stanchezza del terreno e di malattie o insetti parassiti.
Nell’orto lo zucchino può ritornare sullo stesso appezzamento dopo tre anni; per le colture in serra, invece, occorre attendere almeno tre cicli colturali effettuati con altre specie.
Bisogna evitare che segua altre cucurbitacee o Solanacee (come la patata o il pomodoro), in quanto queste famiglie presentano problemi fitosanitari del tutto analoghi allo zucchino.
Semina e trapianto
Nell’orto familiare è possibile la semina diretta, da praticarsi nel periodo di fine marzo-metà aprile, ma è consigliabile il trapianto in aprile-maggio, quando la temperatura si stabilizza oltre i 15°C.
Per il trapianto è sufficiente interrare le piantine nel terreno precedentemente preparato e inumidito rispettando le distanze consigliate tra una pianta e l’altra. Infatti, per evitare che le piante si ostacolino a vicenda con lo sviluppo, va mantenuta una distanza minima di 100 cm tra le file 100 sulla fila.
Cure colturali
Le cure colturali si limitano all’eliminazione manuale delle piante infestanti che si sviluppano in particolare nelle prime fasi crescita della coltura.
In alcuni casi, le piante vengono allevate con l’ausilio di tutori quali canne o fili, allo scopo dì agevolarne lo sviluppo in verticale consentendo loro di usufruire di maggiori quantità di luce e aria. Il tutoraggio è particolarmente conveniente per le cultivar che formano un tralcio di una certa misura, il cui progressivo accrescimento può essere così pilotato lungo l’asse del tutore facilitando la raccolta del prodotto.
Concimazione
La coltura dimostra particolari esigenze in potassio, azoto, fosforo e magnesio.
I fabbisogni più elevati si verificano subito dopo l’inizio della raccolta.
In un orto familiare è consigliato distribuire 5 kg a metro quadrato di letame al momento della preparazione del terreno. Il letame dovrà essere incorporato al terreno.
Irrigazione
Le esigenze idriche dello zucchino sono elevate. Vanno però evitate condizioni di umidità costante, che causerebbero un’eccessiva crescita della vegetazione a scapito della produzione di frutti. Troppa umidità è inoltre favorevole alla diffusione di molte malattie fungine. E’ quindi consigliato irrigare poco frequentemente ma con volumi abbondanti.
RACCOLTA
Per le cultivar più precoci, la raccolta inizia dopo 45-55 giorni dall’impianto e può proseguire per circa 40-50 giorni, con frequenza quotidiana o ogni due giorni.
Il prodotto può essere raccolto in diversi stadi di accrescimento; da piccolissimo, quando il fiore non si è ancora aperto, fino a quando raggiunge 250 g e oltre di peso.
La temperatura di conservazione è legata al grado di maturazione, per il prodotto raccolto immaturo non dovrebbe mai essere inferiore ai 5-7 0C, mentre per quello raccolto a uno stadio di sviluppo avanzato si può adottare la temperatura di 00C, condizione che favorisce il prolungamento della conservazione.
Ricordiamo inoltre che anche i fiori possono essere consumati, secondo diverse ricette della cucina italiana.
AVVERSITA’ E DIFESA
Vediamo quali sono i principali problemi ai quali può andare incontro la coltura dello zucchino nell’orto familiare
Funghi radicali: in particolare Pythium e Fusarium che attaccano la radice e la parte basale della pianta. La difesa si basa sulla prevenzione, evitando gli eccessi idrici.
Mal bianco: chiamato anche oidio è causato dai funghi Sphaeroteca fuliginea e Erisiphe cichoracearum. Le piante colpite presentano sulle foglie una patina bianca polverulenta, con deformazioni delle foglie in caso di attacchi gravi.
Peronospora: causato da Pseudoperonospora cubensis, provoca la formazione di macchie traslucide sulle foglie. Tali macchie hanno contorno regolare e squadrato e tendono ad ingiallire e disseccare, causando danni a tutta la foglia.
Botrite: è un fungo agente di marciumi, chiamato anche muffa grigia, per il colore tipico. E’ favorito da condizioni di umidità elevata e provoca il disfacimento dei tessuti vegetali.
Tra gli insetti, gli afidi (volgarmente chiamati pidocchi delle piante) possono causare gravi danni succhiando la linfa delle piante. In agricoltura biologica possono essere essere usati macerati d’ortica o prodotti a base di azadiractina.