In questa guida spieghiamo come coltivare i ciclamini.
Il ciclamino (genere Cyclamen) è una pianta ornamentale molto comune, appartenente alla famiglia delle Primulacee. All’interno del genere Cyclamen sono comprese una ventina di specie, originarie di diversi ambienti.
Conosciuti dai tempi antichi, i ciclamini vengono coltivati come ornamentali e in questo articolo scoprirai come curare i ciclamini in vaso, per apprezzare la bellezza dei loro fiori e del loro fogliame.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Prima di capire come curare i ciclamini in vaso, vediamo quali sono le principali caratteristiche di queste bellissime piante.
In appartamento i ciclamini fioriscono da ottobre a marzo e i fiori sono di colore variabile dal bianco al rosso intenso. Durante i mesi estivi vanno in riposo vegetativo.
La parte basale è un tubero, dal quale si sviluppano sia le radici che la parte area. Il fogliame ha un colore verde con diverse screziature che rendono la pianta molto ornamentale anche quando i fiori non sono presenti.
Il ciclamino non è molto longevo, ma se curato nel modo giusto può durare anche 3 – 4 anni.
La specie più coltivata nel giardinaggio casalingo è Cyclaminum persicum, originario dell’ Asia Minore.
ESIGENZE AMBIENTALI
I ciclamini sono piante del sottobosco, quindi non gradiscono un’esposizione in pieno sole, ma stanno bene all’ombra, in un luogo fresco e umido.
Quindi se volete coltivare il ciclamino in giardino è bene porlo sotto degli alberi ombrosi, in modo che non sia danneggiato dalla luce solare diretta.
Il clima ideale è temperato – freddo, con temperature tra 6 e 18 °C. Sopportano comunque meglio temperature prossime allo zero, piuttosto che il caldo.
Per quanto riguarda il terreno, si consiglia di impiegare un terriccio per piante acidofile, reperibile in tutti i negozi di giardinaggio. Può essere utile arricchirlo con del compost, poichè i ciclamini amano i substrati ricchi di humus.
COLTIVAZIONE
Il ciclamino è una delle piante da appartamento per eccellenza e seguendo alcuni semplici consigli su come curare i ciclamini in vaso, potrà durare molto a lungo.
Se tenuto in casa non va posto vicino ai termosifoni, perchè il calore potrebbe danneggiarlo. Nelle zone con clima invernale particolarmente mite, può essere lasciato all’esterno o piantato in una aiuola. Nelle zone più fredde può essere lasciato all’esterno di giorno e ritirato di notte. Prestate però sempre attenzione che non sia esposto alla luce solare diretta.
Come moltiplicare il ciclamino
Risulta essere possibile propagare il ciclamino per seme, seminandolo tra luglio e settembre in un vaso con un terriccio soffice per semine. Il terreno deve essere mantenuto umido, in modo che i semi si trovino nelle condizioni ideali per germinare.
La germinazione avverrà dopo circa un mese. Le piante più robuste andranno trapiantate in un nuovo vaso.
Può inoltre essere moltiplicato tramite divisione del tubero, dividendo in primavera il bulbo in due parti e interrandole in due vasi diversi, con un terriccio leggero.
Cure colturali
Irrigazione: durante il periodo della fioritura i ciclamini vanno annaffiati ogni 2 – 3 giorni, senza riempire il terreno di acqua. Quando non sono fioriti le bagnature possono essere diradate ma il terreno non deve asciugarsi completamente perchè le piante ne soffrirebbero.
Potatura del ciclamino: quando la fioritura è terminata, i fiori seccano e vanno eliminati. Eliminando le parti rovinate o secche le piante si riprenderanno meglio nell’autunno successivo, quando torneranno a fiorire.
In alternativa è possibile eliminare tutta la parte aerea è conservare i bulbi in un luogo fresco e buio, per poi ritrapiantarli tra agosto e settembre.
LE MALATTIE DEL CICLAMINO
Tra le malattie più comuni dei ciclamini in vaso, troviamo alcuni funghi che attaccano la parte basale e radicale. Spesso sono favoriti da un eccesso di umidità, quindi si consiglia di non esagerare con le irrigazioni.
Per quanto riguarda i parassiti animali, occasionalmente possono essere presenti degli afidi (conosciuti volgarmente come pidocchi delle piante). Un rimedio casalingo può essere costituito dal macerato di ortica.