In questa guida spieghiamo come coltivare il radicchio.
Il radicchio è un ortaggio molto diffuso e molto apprezzato, presente in Italia in molte varietà, specialmente al Nord Est. Risulta essere una varietà di cicoria (Cichorium intybus) ed appartiene alla famiglia delle Asteracee. Il suo sapore amarognolo ed aromatico lo rende adatto a numerose ricette della cucina italiana. Inoltre, alcune varietà possono essere raccolte nel periodo invernale, consentendoci così di avere verdura fresca del nostro orto anche in questa stagione.
In questo articolo scopriremo come coltivare radicchio in un orto familiare, operazione alla portata di tutti che non richiedi grandi spazi o investimenti.
CARATTERISTICHE BOTANICHE E VARIETA’
Il radicchio può raggiungere un’altezza di 150 cm, se lasciata crescere. Negli orti la coltivazione è limitata al primo anno; al secondo anno si ha la formazione del fiore.
Le diverse varietà di radicchio possono essere suddivise nelle seguenti tipologie in base alla colorazione delle foglie:
-Radicchio verde: il colore è verde più o meno intenso, le varietà selvatiche sono in genere più amare,
-Radicchio rosso: il colore può variare dal rosso al viola, ed è caratterizzato da un sapore molto intenso. In questo gruppo troviamo il radicchio rosso di Treviso, quello di Verona e il radicchio di Chioggia.
-Radicchio variegato: è caratterizzato da una colorazione verde con striature rosse o giallastre. Varietà tipica è il radicchio di Castelfranco Veneto.
ESIGENZE AMBIENTALI
Il radicchio, anche se predilige i climi temperati, resiste bene al freddo ed è coltivato in particolare al Nord.
Le varietà tardive sopportano le gelate, purchè di breve durata e non troppo intense. In genere, quando le temperature scendono al di sotto dei °C lo sviluppo rallenta fino a fermarsi, ma la ianta sopravvive tranquillamente. Più dannosa è l’alternanza di gelo e disgelo che rovina la conformazione del cespo. Gradisce un’esposizione soleggiata e cresce bene dalla primavera all’estate.
Il terreno perfetto è poroso, con un buon drenaggio per evitare la formazione di ristagni idrici. Per un’ottima produzione è importante che sia ben dotato di sostanza organica.
COLTIVAZIONE
Vediamo ora alcune informazioni essenziali per capire come coltivare radicchio senza difficoltà.
In un orto familiare il radicchio può essere coltivato in rotazione con carote, cavoli, fagioli e spinaci. Non deve invece essere seminato per due anni consecutivi sullo stesso terreno, oppure dopo verdure appartenenti alla stessa famiglia botanica (le Asteracee) come le lattughe e i carciofi.
Preparazione del terreno
La lavorazione ideale del terreno consiste in una zappatura o vangatura a circa venti centimetri di profondità (ma non oltre i quaranta) cercando di rompere bene le zolle e livellando bene il terreno con un rastrello.
Semina
Il radicchio viene in genere seminato a spaglio, direttamente nell’orto, sul terreno ben preparato.
Il periodo ideale per la semina va da maggio fino al mese di luglio.
Attenzione a non porre i semi troppo in profondità (circa 0,5 cm), pena la mancata germinazione. E’ sufficiente ricoprirli con un lieve strato di terreno e poi inumidire, per garantire una rapida emergenza delle piantine. In un orto è consigliabile non avere più di 10 piante per metro quadro, in modo da consentire loro di svilupparsi bene.
I radicchi primaverili possono essere seminati in inverno sotto tunnel anche al nord Italia, mentre al Sud o nelle zone con clima particolarmente mite possono essere seminati all’aperto.
Come coltivare radicchio in vaso
Il radicchio viene in genere coltivato nell’orto, ma può crescere bene anche in un vaso di dimensioni adeguate.
E’ opportuno disporre sul fondo del vaso cocci e ghiaia e impiegare un terriccio ricco di nutrienti e drenante. Per quanto riguarda la tecnica colturale valgono le indicazioni sopra riportate, ricordandosi di afeguare la quantità di seme alle dimensioni del vaso, per evitare una crescita troppo fitta.
Cure colturali
Irrigazione: la necessità di intervenire con le innaffiature dipende molto dall’andamento climatico del periodo. Nelle zone calde e con scarsa piovosità le bagnature dovranno essere quotidiane per evitare una rapida salita a seme e un sapore eccessivamente amaro.
RACCOLTA E CONSUMO
Dalla semina alla raccolta passano in genere 50 – 60 giorni. Se tagliato alla base e lasciato ricacciare sarà possibile effettuare un secondo raccolto dopo circa 45 giorni.
Il radicchio viene raccolto tagliando il cespo intero, che va reciso sotto le foglie basali. Le foglie più esterne, spesso rovinate, vengono in genere rimosse, per conferire al cespo un aspetto più compatto e fresco.
Il radicchio ha un buon contenuto in ferro ed è molto utile per regolare la funzionalità intestinale grazie alla richezza di fibre. Inoltre il sapore amarognolo stimola la digestione e favorisce tutto l’apparato digerente.
I radicchi rossi sono invece ricchi di antociani, sostanze importanti per preservare le cellule dall’invecchiamento.
Inoltre è molto utile nelle diete dimagranti poichè riempie lo stomaco senza appesantire e fornendo solo 13 calorie per 100 grammi di prodotto.
AVVERSITA’ E DIFESA
In un orto familiare, i principali problemi ai quali può andare incontro il radicchio sono attacchi da parte di lumache ed insetti.
Tra gli insetti ricordiamo le nottue e gli agrotidi, che, allo stadio larvale, si cibano delle foglie. In un orto familiare è consigliabile rimuovere manualmente le larve se visibili o trattare con prodotti a base di Bacillus thuringiensis.