In questa guida spieghiamo come coltivare la canna da zucchero nell’orto.
La canna da zucchero (Saccharum officinarum) è una pianta della famiglia delle graminacee ed la più importante specie saccarifera coltivata nel mondo, per l’ottenimento dello zucchero di canna. Attualmente, in Europa, è coltivata soltanto in Spagna, mentre in passato era coltivata anche in Sicilia, dove fu introdotta dagli Arabi attorno al IX secolo dopo Cristo. Tipica delle zone tropicali e sub – tropicali, la coltivazione della canna da zucchero in un orto familiare ha un interesse unicamente hobbistico, ed è possibile solo nelle zone meridionali dell’Italia.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
La canna da zucchero può raggiungere un’altezza di 3 – 4 metri ed è costituita da radici rizomatose e da fusti di forma ovale, pieni di un tessuto spugnoso dal quale si ricava lo zucchero.
Le foglie sono alterne e provviste da una guaina che avvolge il fusto, come avviene tipicamente nelle graminacee. L’infiorescenza è una pannocchia, ma viene formata solo se le condizioni ambientali sono ideali.
ESIGENZE AMBIENTALI
La canna da zucchero si adatta bene a diversi tipi di terreno, ma predilige suoli argillosi e limosi con un buon drenaggio. L’assenza di ristagno idrico è infatti una condizione essenziale per questa coltura. Si dimostra tollerante anche nei confronti del pH del terreno, riuscendo a crescere sia in terreni acidi (pH 4,5 – 5,0) che in terreni basici (pH 8,0 – 8,2).
La temperatura ottimale per la coltivazione della canna da zucchero è di circa 27 °C.
L’accumulo di zucchero è fortemente influenzato dall’andamento climatico. Per una buona produzione l’andamento climatico dovrebbe essere il seguente
Un periodo caldo con una buona disponibilità di acqua, per favorire una crescita rigogliosa
Un successivo periodo asciutto e meno caldo, ma senza gelate, dalla maturazione alla raccolta, per favorire l’accumulo di saccarosio.
COLTIVAZIONE
Preparazione del terreno
Nelle coltivazioni professionali il terreno viene arato ad una profondità di 35 – 40 cm, ben amminutato e concimato con concimi chimici. Per una coltivazione hobbistica è sufficiente una zappatura, eventualmente apportando 2 – 3 chili a metro quadro di letame o compost.
Propagazione
La coltivazione della canna da zucchero prevede la propagazione tramite talea. Queste vanno prelevate dalla parte mediana del culmo e poste nel terreno ad una distanza di 2 metri tra le file e 50 cm sulla fila. L’impianto viene effettuato a maggio – giugno.
Cure colturali
Fondamentale è il controllo delle infestanti che, in un orto familiare, viene effettuato manualmente. L’acqua non deve mai mancare, specialmente nelle prime fasi di sviluppo della coltura.
RACCOLTA
In un orto familiare la coltivazione della canna da zucchero non prevede una raccolta, che avrebbe senso solo su grandi estensioni e in un contesto professionale. Il massimo accumulo di zucchero si ha circa 1 anno dopo l’impianto; se tagliata alla base la pianta ricaccia e produrrà nuovamente, con una possibile raccolta l’anno successivo. La durata della coltura può arrivare a 6 – 8 anni.
L’estrazione dello zucchero di canna viene effettuata tramite appositi macchinari che spremono e sfibrano il fusto, spremendone la linfa nella quale è contenuto lo zucchero. Questo liquido viene sottoposto a successive lavorazioni di depurazione e concentrazione.
Oltre che per il saccarosio, la coltivazione della canna da zucchero è interessante anche per la produzione di rhum, di cellulosa e di foraggio.