In questa guida spieghiamo come coltivare il prezzemolo nell’orto
Il prezzemolo (Petroselinum crispum) è una pianta erbacea della famiglia delle Ombrellifere (o Apiacee) come la carota, il finocchio e il cumino.
E’ un’erba aromatica molto usata in cucina, ottima per insaporire carne, pesce e pasta.
La coltivazione del prezzemolo è molto semplice e ci permette di avere questo aroma nel nostro orto, per usarlo fresco al momento del bisogno.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Il prezzemolo è una pianta biennale (se coltivata) o perenne (se spontanea) originaria del Mediterraneo e dell’Asia occidentale.
I fusti sono eretti e possono raggiungere un’altezza di 70 – 75 cm. La radice è fittonante e carnosa.
I fiori compaiono nel secondo anno di coltivazione e sono riuniti in strutture chiamate ombrelle. Sono di colore bianco – verde e producono dei piccoli semi brunastri, con delle striature verticali.
Ne esistono molte varietà, alcune a foglia ricciute, altri a foglia lisce. In America e in Inghilterra si coltivano quasi esclusivamente quelle a foglie ricciute, ma in altri paesi le varietà lisce sono più comuni mentre le altre sono quasi sconosciute. Alcuni affermano che il prezzemolo a foglia liscia ha un aroma migliore ed è più resistente di quello ricciuto. Esistono altri due tipi di prezzemolo, uno noto come prezzemolo napoletano, caratteristico dell’Italia del sud, coltivato per gli steli che si mangiano nell’insalata quasi come se fossero sedano. L’altro è il prezzemolo di Amburgo, coltivato per la radice con il bulbo.
COLTIVAZIONE
Il prezzemolo richiede un clima temperato, senza sbalzi termici. Le temperature ideali sono tra 15 e 22 °C. Se la temperatura non è particolarmente rigida può sopportare l’inverno, ma sarà comunque necessario procedere con una nuova semina in inverno per rinfoltirlo.
Per quanto riguarda il terreno, non è particolarmente esigente, ma i terreni di medio impasto con un buon drenaggio sono i migliori. Il pH ideale è compreso tra 6 e 8.
Rotazione e consociazione
E’ importante non coltivare il prezzemolo su un terreno sul quale siano state precedentemente coltivate specie appartenenti alla sua stessa famiglia botanica come la carota e il finocchio. Prima di ricoltivarlo è necessario far passare 3 – 4 anni.
Nel caso venga seminato a file può essere consociato con altre colture ciclo breve, come lattuga oppure ravanello. Può anche essere consociato con cipolle, coltivandole ai bordi delle aiuole.
Preparazione del terreno
Qualche settimana prima della semina è consigliabile procedere con una vangatura o zappatura, cercando di arrivare a circa 20 cm di profondità. In questa fase è possibile apportare al terreno letame maturo oppure compost, alla dose di 3 – 4 kg per metro quadro.
E’ importare affinare bene il terreno, per preparare un letto di semina ideale per la germinazione.
Propagazione
Il prezzemolo viene propagato per seme
Per avere a disposizione il prezzemolo durante tutto l’arco dell’anno sarebbe opportuno fare tre semine, a febbraio, se si dispone di una serra, primi di maggio e primi di agosto. I semi a febbraio impiegheranno un mesetto prima di germinare. Quelli di maggio daranno un buon raccolto per tutta l’estate, mentre quelli di agosto produrranno delle piantine che, messe sul davanzale interno di una finestra, andranno avanti per tutto l’inverno. Talvolta le piantine crescono in misura eccessiva, diventando un po’ dure. Si consiglia di tagliare tutte le foglie, per indurre a nuova nascita le foglioline giovani e tenere, prive del sapore “erboso” che caratterizza quelle più cresciute.
I semi vanno sparsi direttamente sul terreno lavorato, in file distanti 15 – 20 cm. Quindi i semi vanno ricoperti con un sottile strato di terreno (circa 0,5 cm), per poi innaffiare senza esagerare.
Il prezzemolo ha una germinazione lenta, quindi dovrete attendere circa 20 giorni prima di veder spuntare le piantine. Inizialmente si può ricoprire con del tessuto non tessuto, che permetterà il mantenimento dell’umidità e di una temperatura ottimale. Una volta germogliato, il telo protettivo potrà essere rimosso. Si ricorda di mantenere il terreno sempre umido per consentire una buona germinazione e una crescita ottimale delle piantine.
In alternativa alla semina è possibile acquistare le piantine ad aprile e trapiantarle in piena terra o in vaso
Cure colturali
Irrigazione: per una crescita ottimale il terreno deve essere mantenuto umido ma senza causare ristagni idrici che favorirebbero i marciumi delle radici.
La lotta alle infestanti è manuale ed è importante estirpare le malerbe con un estirpatore manuale perchè sottraggono alla nostra coltura gli elementi nutritivi indispensabili per la crescita.
Non sono in genere necessarie concimazioni ma apprezza i terreni ricchi di sostanza organica e per aiutare la pianta si può apportare letame una volta l’anno, prima della stagione primaverile
E’ inoltre possibile coltivare prezzemolo anche in vaso, ad esempio sul balcone o sul terrazzo. Si consiglia di usare un vaso di terracotta che permette l’ossigenazione del terreno e di porre uno strato di ghiaia sul fondo del vaso per permettere lo sgrondo dell’acqua in eccesso.
Il vaso va posto in penombra, o riparato con un telo. Può eventualmente essere ritirato con l’arrivo della brutta stagione; in questo modo le piante dureranno più a lungo.
RACCOLTA
Nella coltivazione del prezzemolo la raccolta è manuale e va dalla primavera all’estate. Le piante tagliate infatti ricrescono ed è quindi possibile effettuare più raccolte; in un anno si possono effettuare anche 10 tagli. La cosa migliore è tagliare i rametti al momento del bisogno, per avere la nostra erba sempre fresca da usare in cucina.
AVVERSITA’ E DIFESA
In genere se si intende coltivare prezzemolo in un orto familiare o in vaso non è di norma necessario attuare interventi di difesa.
Se dovesse apparire ingiallito può essere dovuto ad un eccesso di acqua o a troppa luce solare.
Le principali malattie fungine alle quali può andare incontro sono
Oidio, detto anche mal bianco è causato dal fungo Erysiphe umbelliferarum. Provoca la comparsa di una muffetta biancastra sulle foglie e compare in genere verso fine estate.
Septoriosi, colpisce verso fine estate – inizio autunno, in coincidenza con periodi piovosi o umidi. Causa la formazione di macchie rossastre su foglie e piccioli; questa macchie tendono poi a seccare. All’interno delle macchie si possono osservare dei puntini neri che, rompendosi, contribuiscono alla dispersione del fungo e ad avviare nuove infezioni.
UTILIZZO
La caratteristica principale del prezzemolo è di essere usato in cucina praticamente ovunque : sia per insaporire i cibi, sia per le decorazioni. Il prezzemolo ha inoltre la capacità di ravvivare l’aroma di altre erbe e spezie e proprio per questo, tritato finemente, è utilizzato nella preparazione di salse, antipasti, primi piatti, secondi piatti di carne ma, in special modo nei secondi di pesce. Unica avvertenza: va consumato e utilizzato crudo per mantenerne il sapore; nei piatti caldi va sempre aggiunto a fine cottura.
CONSERVAZIONE
Le foglie e le radici del prezzemolo possono essere essiccate, anche se è preferibile congelare le foglioline perchè mantengono meglio l’aroma. Per essiccare il prezzemolo,è sufficiente metterlo in forno a temperatura bassissima fino a quando non sarà secco ed asciutto. Poi si provvederà a metterlo in barattoli opachi (per conservarne il colore) a chiusura ermetica per preservarne il profumo. Al momento dell’uso si consiglia di sbriciolarlo tra le mani. Si possono congelare sia le foglioline intere (dopo averle lavate e ben asciugate) sia le foglioline tritate. Basterà poi “grattarle” direttamente dal contenitore sul piatto in cottura.