In questa guida spieghiamo come coltivare il basilico nell’orto.
Il basilico (Ocimum basilicum) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle lamiaceae come la menta, il timo, la santoreggia e molte altre erbe aromatiche.
La coltivazione del basilico è molto semplice ed è perfetta per un orto familiare o un giardino, ma può essere coltivato senza problemi anche in un vaso da mettere sul balcone o sul davanzale. Il suo impiego in cucina è molto conosciuto e diffuso ed ottimo per insaporire molti piatti. Tipico è il suo utilizzo per la realizzazione del pesto alla genovese.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Il basilico è una pianta erbacea annuale, cioè il suo ciclo vitale si esaurisce nell’arco di un anno. Raggiunge un’altezza di circa 60 cm. I fusti hanno forma quadrangolare (tipico delle lamiacee) e le foglie sono generalmente di colore verde, anche se esistono varietà con foglie di colore viola – nerastro. Fiorisce da giugno a settembre. Esistono diverse varietà di basilico, tra le quali
-Basilico Genovese: è il più famoso ed è usato per il pesto. Molto aromatico, presenta foglie di colore verde chiaro e abbastanza grandi
-Basilico Fino verde: le foglie sono più piccole e il profumo richiama vagamente quello della menta
-Basilico Dark Opal: le foglie sono di colore viola scuro ed ha un profumo speziato
-Basilico Greco: ha foglie piccole e resiste meglio al freddo
ESIGENZE AMBIENTALI
Il basilico è originario dell’Asia tropicale dove si trova allo stato spontaneo. E’ una pianta rustica ed adattabile, ma le temperature ideali di coltivazione si aggirano tra i 20 e i 25 °C. Può sopportare temperature più alte a patto che vi sia un buon tenore di umidità. Viene coltivato in pieno sole e si adatta molto bene anche alla coltivazione in vaso. Temperature inferiori ai 10 °C possono essere tollerate solo per brevi periodi. Non ama i ristagni idrici quindi sono da evitare i terreni troppo compatti ed impermeabili. Se coltivato in vaso accertatevi che il fondo lasci sgrondare l’acqua in eccesso.
COLTIVAZIONE
La coltivazione del basilico non presenta particolari difficoltà ed è perfetta per un orto familiare.
Preparazione del terreno
Non è richiesta una preparazione particolare del terreno, ma se intendete propagare il basilico per seme è consigliabile amminutare bene il terreno con una zappatura superficiale e una rottura delle zolle con il frangizolle, per consentire al seme di trovare un ambiente idoneo al suo sviluppo. Se il terreno è particolarmente povero di elementi nutritivi si può interrare letame maturo o compost alla dose di 2 – 3 kg per metro quadrato di terreno. Nel caso di terreno fertile questa operazione non è necessaria, essendo il basilico una pianta poco esigente in termini di elementi nutritivi.
Propagazione
Il basilico può essere propagato molto facilmente per seme, acquistabile nei negozi di giardinaggio e orticoltura. La semina viene effettuata ad aprile – maggio nell’orto, anche in inverno se disponete di un semenzaio al coperto. I semi vanno seminati a file e con 1 grammo di semi potete ottenere 1 metro quadrato di semenzaio. Se lo usate solo per insaporire i piatti, poche piante saranno sufficienti. I semi vanno ricoperti con uno strato minimo di terreno (circa 1 – 2 mm) e quindi innaffiati. Abbiate cura di mantenere il terriccio umido specialmente nelle prime fasi della germinazione, ma senza esagerare con l’acqua. Le giovani piante germineranno dopo circa 7 – 10 giorni. A questo punto potete scegliere di diradarle se vi accorgete di averne seminata una quantità eccessiva, semplicemente estirpando le piante che appaiono più piccole e deboli.
In alternativa si possono acquistare le piantine e trapiantarle nell’orto familiare. In questo caso è sufficiente scavare delle piccole buche ed interrare le radici delle piantine cercando di rovinare il meno possibile il pane di terra. Ponete le piante a circa 30 cm di distanza l’una dall’altra.
Cure colturali
In un orto familiare non sono necessarie particolari attenzioni per la coltivazione del basilico. E’ però consigliabile cimare le piante (cioè staccare l’apice) non appena compaiono le infiorescenze. L’eliminazione dei fiori consente infatti di prolungare la fase vegetativa della pianta.
Un’altra operazione importante è l’eliminazione delle piante infestanti che può essere effettuata a mano o con l’aiuto di una zappetta se è stato seminato a file. Questa operazione consente anche di rompere la crosta superficiale del terreno arieggiandolo e migliorando la capacità di assorbire l’acqua.
Irrigazione
Le innaffiature devono essere regolari ed abbondanti; se soffre la siccità anche il sapore ne risente negativamente. E’ però importante non esagerare per evitare di creare ristagni idrici nel terreno che favorirebbero lo sviluppo di marciumi e parassiti. Se coltivate il basilico in vaso è meglio che sia di terracotta, in modo che lasci sgrondare l’acqua in eccesso.
RACCOLTA E CONSERVAZIONE
Nell’orto familiare le foglie possono essere raccolte al momento del bisogno in modo da averle sempre fresche. Possono essere usate per insaporire sughi e piatti o per la preparazione del pesto. Le foglie possono anche essere conservate congelandole in freezer. Dalle sue foglie inoltre, possono essere ricavati oli essenziali utilizzabili nell’industria erboristica e cosmetica.
AVVERSITA’ E DIFESA
Tra le avversità fungine più gravi ricordiamo la peronospora, malattia che è diventata un problema in questi ultimi anni in molte regioni in Italia. Provoca la comparsa di macchie colore giallo pallido sulle foglie con presenza, nella paggina inferiore, di una muffetta di colore grigio – marrone. Tale muffetta si sviluppa solo se l’umidità è molto elevata. Le foglie tendono quindi a cadere rovinando l’intero raccolto. E’ importante agire preventivamente evitando di esagerare con l’irrigazione poiché è una malattia favorita da una elevata umidità relativa. Risulta essere inoltre importante non seminare il basilico troppo fitto, sempre per limitare l’eccesso di umidità.
Sempre favorito da un eccesso di umidità, troviamo il marciume del colletto causato dal fungo Rhizoctonia solani, che provoca rapidamente la morte della pianta.
La macchia nera, causata da Colletotrichum gloeosporioides, provoca la comparsa di macchie di colore nero sulle foglie. Se l’attacco è precoce la pianta muore, mentre se è limitato ad alcune foglie è consigliabile eliminarle, evitando così di dover effettuare trattamenti con fungicidi, sempre sconsigliabili in un orto familiare.
Un altro problema sono le chiocciole (lumache con il guscio) e le limacce che sono ghiotte delle foglie. Date le ridotte dimensioni di una coltivazione per un orto familiare è consigliabile eliminarle manualmente, controllando con attenzione le piante specialmente al mattino o nei periodi più umidi.