In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come iniziare a coltivare il giardino.
Decidere il da farsi
Tanto per cominciare avete comprato casa, avete scelto il giardino dei vostri sogni e vi siete fatti un quadro grandioso sull’uso che ne farete. Bravissimi! Però ora fermatevi un attimo e pensateci molto molto bene. Che cosa volete davvero dal vostro giardino? Volete mangiare fuori? Volete prenderci il sole? Volete recidere fiori per il vaso dell’ingresso? Volete raccogliere l’insalata? Si può far tutto, purché si decida prima e si abbia un’idea chiara del passare delle stagioni nel proprio giardino.
Io misi una camelia in un angolo all’ombra, solo per scoprire che d’estate quell’angolo prendeva il sole dalle 15 in poi. Volevo l’orto e quindi piantai un filare di piselli, solo per scoprire che non avevo il tempo di innaffiarli ed il raccolto totale fu di ben… mezzo bicchiere! Ci sono voluti due anni di piccole variazioni per fare scelte definitive: magari avrei potuto semplicemente pensarci prima.
Comprare un buon libro.
Se non sapete nulla di giardini e non distinguete una rosa da un asparago comprate un libro. Prendete un libro pratico: con consigli semplici, descrizioni comprensibili, e tante tante tante foto. È del tutto inutile partire da testi mirabolanti tipo L’alba dell’ipomea nascente specie se non avete idea di che cosa sia un’ipomea.
Ai principianti servono testi per principianti. Devono spiegare come rinvasare, come e quando innaffiare, che cosa è una talea, come si usa una zappa, e che terriccio usare. Sapere quanti tipi di Hidrangea ci siano è inutile se non si sa che vuole molta acqua, e che sta meglio all’ombra. Io ho iniziato con un libro che si chiama 100 tipi di rose… capite quanto un titolo del genere possa essere utile per progettare l’impianto di irrigazione.
Fatevi i conti in tasca.
Un giardino richiede tempo, manutenzione e soldi: fatevi due conti e pensate al vostro stile di vita, a quanto tempo avete a disposizione, e quanti soldi. Se avete ampia disponibilità economica e oraria farete ragionamenti diversi da chi ha solo mezz’ora a settimana e pochi spiccioli. Ma anche in questo caso potrete ottenere risultati brillanti.
Per esempio, già la scelta di una rosa è un’operazione che richiede riflessione. Alcune sono difficili da manutenere: necessitano di potature, cure ed esposizioni particolari, e sono facilmente soggette a muffe e rogne varie.
Avete a disposizione solo un’ora di tempo e solo un euro di budget? Allora scegliete una rosa sana e robusta che non teme nulla. Esistono centinaia di varietà “di bocca buona”, che vi daranno grandi soddisfazioni con poca spesa. Avete a disposizione dieci ore e dieci euro? Potete scegliere la rosa più rara, e magari tignosa, e potete spendere soldi in solfati rameici, disinfettanti e altre medicine.
Attenti al bruco
Cercate di fare acquisti oculati: si trovano ottime rose a 10 euro, e pessime a 25; la stessa pianta può variare di parecchio se la si prende al supermercato o da un vivaista serio. Il rischio di spendere 20 euro per una pianta che si trova a 4 è molto alto, e nel giardinaggio le fregature sono frequenti. Non c’è scritto da nessuna parte che le piante più care siano anche le più sane.
Abituatevi agli intrusi
In giardino ci sono gli insetti. E non ci si può far nulla. Se scappate di fronte alle vespe, e le coccinelle vi sembrano pericolosi mostri alati, sappiate che in giardino c’è anche di peggio. Vi possono capitare cavallette, lumache, scarafaggi di varie dimensioni, vermi, lombrichi e altri animali striscianti.
Comprate un buon paio di guanti, e sperate di sopravvivere al primo incontro con una cetonia. Io ho imparato che ci sono un sacco di modi per convincere una cavalletta a saltellare lontano da me, ma ho ancora delle difficoltà con le limacce… quelle continuano a farmi schifo.
Non credete a tutto
Appena comprate un giardino sarete subissati di regali di dubbio gusto e utilità. La scusa “è per il tuo giardino” farà sì che amici e parenti vi omaggino di tutta una serie di regali inutili o dannosi. Il criterio di scelta sarà il loro concetto di giardino, non necessariamente il vostro.
Fate presente da subito che non vi serve aiuto. Soprattutto del loro aiuto. Il rischio è di vedersi recapitare nell’ordine: una gardenia, per giardino argilloso in pieno sole; una palma nana per il giardino inglese e una panchina in ghisa bianca per il giardino moderno.
Stendo un velo su nanetti e raganelle fotovoltaiche, putti improbabili, e altre amenità. E quando una vostra amica vi regalerà la pianta all’ultima moda che non avreste comprato nemmeno sotto tortura dicendovi serenamente “l’ho presa così.. poi vedi tu se ti piace”, non credetele. Se la fate appassire si offenderà.
Abbiate pazienza
Il giardino ha i suoi tempi, e l’unica cosa da fare è aspettarli. Certo il concime aiuta, l’esposizione ed il terreno possono migliorare, ma non c’è nulla che aiuti a far scorrere il tempo.
Se quest’anno avete potato male l’ortensia, non saranno i vostri sguardi languidi a convincerla a fiorire! Aspettate il prossimo anno e tenete le forbici chiuse. Se una pianta non dà segni evidenti di disagio, non spostatela solo perché non cresce. L’unica cosa che si ottiene spostando le piante in continuazione è che ci metteranno il triplo del tempo a fare quello che volete da loro. Per esempio in due anni io ho spostato la Pascali cinque volte: secondo voi é cresciuta molto?
Comprate attrezzi di buon livello.
Ho comprato una vanga con pala in alluminio. L’ho pagata 6 euro. Si è piegata al primo tentativo di usarla per scalzare una rosa. Il consiglio è questo: non risparmiate sugli attrezzi: scegliete delle buone forbici per potare, ottime zappe e discreti secchi. Li userete a lungo, quindi è bene che siano solidi, con lame che non arrugginiscano alla prima pioggia e non si rompano alla prima spinta. Lo stesso discorso vale anche per gli attrezzi “meccanici” come tosaerba, tagliasiepe, prendeteli proporzionati alle vostre forze, e alle dimensioni del vostro giardino.
L’acqua, questa sconosciuta.
Se avete un giardino e vi serve un tubo di irrigazione non fate come me: io ho comprato un tubo di 15 metri, mentre il giardino è lungo 18. Ogni volta cerco di innaffiare i tre metri mancanti usando la Sacra Tecnica “da grande farò il pompiere”. Di solito finisce che ho le mani fradice, ho sprecato un sacco di acqua ed ho innaffiato solo il 20% di quanto dovuto.
Anche un impianto d’irrigazione (per quanto fai da te) è un buon investimento, specie se si lavora e non si ha tempo per stare dietro a tutto. È buona norma fare un progetto serio dell’impianto, per evitare di fare come me: ho scavato avvitato, richiuso, rimesso il prato, collegato, fatto partire e non funziona! Ho sbagliato la dimensione del tubo principale, per cui non porta abbastanza acqua. Morale della favola: dovrò rifare quasi tutto.
Non mentitevi.
Quando progettate, pensate o sognate il vostro giardino fatelo con il cuore, ma anche con un pò di testa. Se avete quattro figli in età scolare potete anche sognare di avere l’angolino inglese con la delicatissima rarità botanica, ma magari è meglio prevedere un pezzetto di prato calpestabile su cui si possa giocare senza far danni.
Fare convivere il giardino Zen di sabbia ben pettinata con tre gatti non è una delle cose più semplici di questa terra. Il prato delicatissimo, con erba pregiata non calpestabile se non da piedi ultraterreni non è compatibile con un alano, o con un cane amante delle buche in genere.
Allora cosa si deve fare? Non si rinuncia ma ci si adatta. Progettate il vostro giardino tenendo conto di chi lo vive oltre a voi.
Non demoralizzatevi
Ricordate che le piante fanno sempre come vogliono. Se decidete che devono crescere verso destra sarà l’unico lato da cui non cresceranno; se le volete alte e strette, saranno larghe e basse; se le volete rigogliose, vi faranno vedere i sorci verdi per almeno due anni. Chiariamoci, non tutte. Ci saranno sempre i “mai più senza” a tirarvi su il morale: il semino su cui non contavate, l’edera comprata al supermercato, il crisantemo riciclato a fine novembre, per conquistarvi fioriranno sempre rigogliosi senza chiedervi niente in cambio.
Il consiglio è prendetela un po’ come viene. Prima o poi comincerete ad adattarvi e a capire come fare a convincere le piante a fare quello che volete voi. Ma ci vorrà un po’ di tempo. Intanto non demoralizzatevi.
Questi sono semplici consigli per evitarvi gli errori che ho fatto io. In generale il novello giardiniere fa un certo numero di errori, e io sono sicura che anche voi ne farete altrettanti, ma almeno potete evitare di fare anche i miei.
Il mio giardino continua a mutare anno dopo anno, e l’unica cosa che non ho cambiato quest’anno è il progetto di massima. Per il resto le piante vanno e vengono: ho comprato piante che poi ho regalato perché non c’entravano niente con il giardino e altre non sono sopravvissute due settimane. Ho comprato sistemi di irrigazione che non userò mai ed ho sprecato un sacco di soldi. Insomma, non fate come me.