In questa guida spieghiamo come coltivare il dragoncello.
Il dragoncello (Artemisia dracunculus) è una pianta perenne della famiglia delle Asteracee, come la camomilla e la lattuga. Chiamato anche estragone è coltivato per essere usato in cucina come pianta aromatica o in erboristeria per le sue proprietà curative. La coltivazione del dragoncello è molto semplice ed è perfetta per l’orto familiare.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
E’ una pianta erbacea perenne che può raggiungere un’altezza di 80 cm ed espandersi fino a 70 cm in larghezza. Le foglie sono di forma lanceolata e di colore verde lucente. Fiorisce in estate e la fioritura dura fino all’inizio dell’autunno; i fiori sono di colore giallo – verde. Le dimensioni contenute consentono la sua coltivazione anche in vaso da tenere sul balcone, che andrà però rinvasato ogni due anni.
Le varietà principali di dragoncello sono
-Il dragoncello francese (Artemisia dracunculus v.sati va), ovvero la varietà più nota
-Il dragoncello tedesco (Artemisia dracunculus), particolarmente aromatico
-Il dragoncello russo (Artemisia dracunculoides), dal sapore più aspro.
ESIGENZE AMBIENTALI
La coltivazione del dragoncello è ottimale in zone soleggiate e riparate dal vento. Le gelate intense sono dannose, così come le temperature eccessive. Si adatta bene a diversi tipi di terreno, purchè non troppo compatti, anche se quelli ideali sono fertili e con un buon drenaggio dell’acqua.
COLTIVAZIONE
La coltivazione del dragoncello è piuttosto semplice e non richiede molto lavoro. Anche se è una pianta perenne è consigliabile rinnovare la coltura ogni 3 anni.
Semina
Il dragoncello può essere seminato in primavera o in autunno, a file distanti 30 – 35 cm; i semi vanno quindi ricoperti con un sottile strato di terreno. Il terreno va quindi mantenuto umido per favorire la germinazione del seme, ma senza esagerare per evitare l’insorgere di marciumi. Quando le piante avranno raggiunto un’altezza di 10 cm vanno diradate, lasciandone una ogni 50 cm, in modo che possano espandersi liberamente.
Molto diffusa è la moltiplicazione per talea che prevede il prelievo di rametti apicali di circa 10 cm da piante madri sane e ben sviluppate nel periodo estivo. Questi rametti possono essere messi subito a dimora in un terriccio costituito dal 50% di sabbia, dal 25% di torba e dal 25% di terreno per semine. Quando saranno ben radicate possono essere trapiantate, rispettando le distanze di impianto sopra indicate. Per agevolare la radicazione si può usare della polvere radicante.
Un altro metodo per la propagazione è la divisione dei cespi, effettuato in primavera o in autunno.
Cure colturali
Non sono necessarie particolari attenzioni. Le infestanti possono essere rimosse manualmente o con un estirpatore, mentre l’irrigazione è necessaria solo in caso di prolungata siccità, in particolare se cade durante la fioritura.
Durante l’inverno è bene tagliare le parti secche con le forbici e ricoprire le piante con un pacciamante per proteggerla dai freddi e dalle gelate.
RACCOLTA E CONSERVAZIONE
La raccolta può essere effettuata dall’estate fino all’autunno. Durante la raccolta delle foglie è bene non asportare più dei due terzi dei rami, per permettere alla pianta di ricrescere. I rametti raccolti possono essere usati freschi oppure seccati, appendendoli in un luogo caldo, asciutto e ventilato. Una volta seccato può essere conservato in vasi chiusi ermeticamente. Le migliori caratteristiche aromatiche si hanno però nel prodotto fresco.
In cucina il dragoncello viene usato per aromatizzare ed insaporire pesci, carni bianche e crostacei. Le foglie fresche possono essere consumate anche in insalata.