In questa guida spieghiamo come coltivare il kenaf.
Il Kenaf (Hibiscus cannabinus) anche chiamato ibisco cannabino è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvacee. Risulta essere sempre stato coltivato nelle zone tropicali e in passato veniva utilizzato a livello familiare come pianta per ottenere fibre per la produzione di corde o per l’alimentazione del bestiame.
Attualmente questa pianta riveste un certo interesse per la produzione di materiali da utilizzare nella bioedilizia o come componente per materiali isolanti e fonoassorbenti. Nell’orto familiare la coltivazione del kenaf riveste un interesse puramente hobbistico, in quanto è una pianta interessante, anche se poco conosciuta, e con un certo pregio estetico. Seguendo i consigli in questo articolo potrete quindi divertirvi a coltivare questa pianta poco diffusa.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Il kenaf è una pianta annuale appartenente al genere Hibiscus che racchiude anche specie ornamentali e officinali. Può raggiungere un’altezza di 4 metri ed ha un fusto eretto e cilindrico che può presentare piccole spine. Può essere di colore verde, anche con macchie rossastre oppure rosso chiaro o porpora. Dal fusto vengono ricavate le fibre.
I fiori, composti da 5 petali sono di colore giallo chiaro con una eventuale macchia rossa alla base. La radice può raggiungere una profondità di 2 metri ed espandersi lateralmente per 50 centimetri.
La durata del ciclo biologico della pianta varia a seconda della cultivar e delle caratteristiche ambientali, ma mediamente si aggira attorno ai 100 giorni.
ESIGENZE AMBIENTALI
La coltivazione del kenaf è particolarmente indicata per ambienti con temperature elevate e piogge abbondanti. La temperatura minima per l’accrescimento è di 16 gradi, mentre quelle ideali sono di 25 – 26 gradi. Sopporta comunque bene gli sbalzi di temperatura, ma le gelate possono danneggiarlo irrimediabilmente. Anche se è in grado di superare periodi di siccità, si avvantaggia di una buona disponibilità di acqua durante tutto il ciclo vitale.
Non è particolarmente esigente per quanto riguarda la tipologia di terreno, tollerando anche suoli acidi e suoli ricchi di sali. E’ invece importante che non siano presenti ristagni idrici, specialmente nelle prime fasi di crescita.
COLTIVAZIONE
Preparazione del terreno
Per la coltivazione a scopo industriale vengono eseguite lavorazioni profonde come per il mais. In un orto familiare è sufficiente una vangatura o una zappatura, magari seguite da una fresatura per rendere il terreno più soffice. Risulta essere importante che il terreno sia fine per evitare problemi durante l’emergenza dei semi. Durante questa fase si può apportare letame o compost alla dose di 3 – 4 kg per metro quadrato, ma se viene coltivato solo per curiosità o a scopo ornamentale, in un orto familiare questa operazione non è necessaria.
Semina
L’epoca di semina ideale è la metà di maggio per il Nord Italia, mentre al Sud può essere anticipata a metà aprile. I semi vanno posti ad una profondità di 2 – 4 cm. Seminate a file distanti 50 – 60 cm.
Cure colturali
Le malerbe sono un problema solo nelle prime fasi di crescita del kenaf. In un orto familiare è quindi sufficiente la rimozione manuale con un estirpatore, quando la pianta sarà cresciuta a sufficienza, le infestanti non saranno più un problema.
Irrigazione
Nelle zone tropicali, dove la piovosità naturale è in grado di soddisfare le esigenze idriche della pianta, la coltivazione del kenaf viene generalmente effettuata senza irrigazione. In Italia è invece opportuno non far mai mancare l’acqua al kenaf, specialmente nel periodo estivo che corrisponde anche al massimo accrescimento della coltura. Nel caso di una piccola superficie coltivata a livello hobbistico come un orto familiare, questa operazione non rappresenta un grosso problema, ma è importante non eccedere con l’acqua per evitare lo sviluppo di marciumi radicali
RACCOLTA
Nella coltivazione da reddito la raccolta viene fatta quanto la coltura è al 50% della fioritura. Le piante vengono falciate e utilizzate per l’impiego della fibra. In un orto familiare non vi sono impieghi utili per il kenaf, quindi le piante possono essere eliminate una volta terminata la fioritura.