In questa guida spieghiamo come coltivare il sesamo nell’orto.
Il sesamo (Sesamum indicum) è una delle più antiche colture da olio utilizzata dall’uomo. In Persia era coltivata già nel 2000 a.C. e in Egitto veniva impiegata come pianta medicinale nel 1500 a.C. Attualmente è coltivata soprattutto in Asia ed Africa. Appartiene alla famiglia delle Pedaliacee ed è coltivata per i semi, dai quali si ricava l’olio. Può essere coltivato facilmente in un orto familiare e i semi conservati e usati per insaporire pane, focacce e altri alimenti.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Il sesamo è una pianta annuale che può raggiungere un’altezza di 2 metri. Il fusto è eretto e liscio o lievemente peloso; i frutti sono delle capsule che contengono dai 30 ai 50 semi. Le radici sono ben sviluppate e i fiori, dotati di peduncolo, si sviluppano alla base delle foglie e hanno un colore variabile dal bianco, al rosa pallido, al porpora.
ESIGENZE AMBIENTALI
La coltivazione del sesamo richiede temperature elevate durante il ciclo di sviluppo per poter crescere bene. La temperatura ideale per una rapida germinazione è di circa 25 °C. Il sesamo resiste bene all’aridità e sopporta bene la carenza di acqua. Nella fase di germinazione del seme e nelle prime fasi di crescita però è necessario che l’acqua non manchi, in modo da mantenere il terreno inumidito. Si adatta bene a diversi tipi di terreno purchè non siano troppo ricchi di sali e non presentino ristagni idrici eccessivi.
COLTIVAZIONE
Preparazione del terreno
Per la semina in un orto familiare è sufficiente una zappatura o vangatura, durante la quale vengono apportati al terreno letame o compost alla dose di 4 – 5 kg per metro quadrato.
Semina
Il sesamo viene seminato a maggio distribuendo il seme a spaglio o a file distanti 50 – 70 cm. La dose consigliata è di circa 0,5 – 1 grammo di seme per metro quadrato. Potete seminarli direttamente nell’orto, oppure effettuare la semina in vaso (mettendo 4 – 5 semi in un vaso dal diametro di 10 cm) e poi trapiantare le piantine quando avranno raggiunto un’altezza di circa 10 cm.
Cure colturali
L’eliminazione delle piante infestanti è molto importante nelle prime fasi di crescita della coltura e nell’orto familiare viene eseguita manualmente.
Irrigazione
Risulta essere fondamentale mantenere il terreno umido nelle prime fasi di germinazione del seme e quando la piantina è giovane. In seguito diventa resistente alla siccità ma se la stagione è particolarmente secca 2 interventi irrigui possono favorire la produzione e la qualità del seme. I periodi migliori per effettuare tali interventi sono subito dopo la nascita delle piante e in corrispondenza della fioritura. Se la stagione è piovosa non è necessario intervenire con l’irrigazione.
RACCOLTA E UTILIZZO
La raccolta si effettua quando le foglie basali sono ingiallite, in genere 100 giorni dopo la semina, ma le tempistiche possono variare. L’operazione di raccolta, in un orto familiare, può essere fatta a mano tagliando le piante e lasciandole essiccare. Quando le capsule iniziano ad aprirsi vengono raccolte e vengono prelevati i semi. In alternativa potete staccare le capsule e metterle ad essiccare in un luogo asciutto e ventilato e poi prelevare i semi. I semi di sesamo contengono circa il 40% di olio e il 20% di proteine. Sono molto ricchi di acido oleico e linoleico, oltre che di metionina. I semi essiccati possono essere utilizzati in cucina in tutte le ricette che ne prevedono l’impiego.
AVVERSITA’ E DIFESA
Il sesamo può essere attaccato da afidi e da alcune malattie fungine, ma nell’orto familiare è sconsigliabile intervenire con trattamenti con prodotti chimici.