In questa guida spieghiamo come coltivare la colza.
La colza (Brassica napus) è una pianta erbacea della famiglia delle Brassicacee come la senape, il rapanello e il cavolfiore e viene coltivata per l’olio che si ricava dai semi della pianta. L’olio di colza è caratterizzato da un elevato contenuto di acido erucico che può essere usato come additivo alimentare solo a basse dosi poiché è tossico. I residui dell’estrazione dell’olio dai semi possono essere usati per l’alimentazione animale; l’olio può invece essere usato come biocarburante o come lubrificante nell’industria meccanica. La colza può essere coltivata facilmente in un orto familiare anche se non ha particolari impieghi pratici. La fioritura di un campo di colza è però molto bella e il nettare dei suoi fiori attrae le api e può essere interessante per la produzione di miele.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
La colza ha radici fittonanti che possono arrivare ad una profondità di 80 cm, mentre il fusto può raggiungere un’altezza di 1,50 metri. Il fiore, di colore giallo è tipico delle brassicacee con 4 petali disposti a croce. Per questo motivo tale famiglia viene chiamata anche crucifere. Dai fiori si formano i frutti che assomigliano a dei piccoli baccelli e si chiamano silique. Le silique contengono i semi. I semi sono tondi e lisci, di colore brunastro e contengono l’olio che una volta estratto trova molte applicazioni in campo meccanico e industriale.
ESIGENZE AMBIENTALI
La colza è una pianta rustica è può essere coltivata anche su terreni che sarebbero troppo poveri per altre colture come ad esempio il frumento. Cresce molto bene sui terreni leggeri, dove le radici possono crescere facilmente in profondità. Si adatta anche a terreni più compatti sempre che non presentino ristagni idrici. Sopporta molto bene anche le basse temperature e può resistere a temperature di diversi gradi sotto zero.
COLTIVAZIONE
Preparazione del terreno
Date le ridotte dimensioni del seme è molto importante preparare bene il terreno, rompendo accuratamente le zolle con un frangizolle per facilitare la germinazione. Per la coltivazione a scopo industriale, su grandi superfici viene eseguita un’aratura e una serie di erpicature, in un orto familiare sarebbe comunque opportuna una fresatura per amminutare bene le zolle. In questa fase si può incorporare al terreno letame oppure compost alla dose di 4 – 5 kg per metro quadro.
Semina
L’epoca consigliata di semina per il nord Italia va da metà settembre ad inizio ottobre. Al Sud si può seminare anche ad autunno inoltrato, ma bisogna impiegare varietà particolari, perchè la colza ha bisogno di un periodo di freddo per svilupparsi e fiorire.
La semina viene effettuata a file distanti circa 30 – 40 cm ed interrando il seme di massimo 2 cm per evitare difficoltà nella germinazione. L’ideale è ottenere circa 50 piante a metro quadrato, distanti tra loro circa 5 cm.
Cure colturali
In un orto familiare non sono necessarie particolari attenzioni. Sarà sufficiente eliminare le erbe infestanti.
RACCOLTA
Nelle coltivazioni professionali la raccolta avviene in primavera con mietitrebbie apposite. I semi vengono utilizzati per l’estrazione dell’olio che trova impieghi alimentari e industriali. La colza è inoltre una pianta molto resistente alle malattie e non sono di norma necessari interventi antiparassitari.