In questa guida spieghiamo come coltivare la Piantaggine.
La piantaggine è una pianta perenne della famiglia delle Plantaginacee che raggiunge l’altezza di 30-50 cm. Le foglie sono lanceolate, con 3-5 nervature parallele, disposte a rosetta alla base degli scapi fiorali. I fiori sono piccoli, di colore bruno scuro e disposti in spighe terminali.. Risulta essere una pianta spontanea presente su tutto il territorio nazionale che si trova comunemente negli incolti, lungo le vie, nei campi e nelle vigne, generalmente è sinantropica.
CLIMA E TERRENO
La piantaggine esige un terreno limoso-sabbioso, non troppo argilloso e neppure troppo secco, ma ben provvisto di humus. Inoltre è importante collocare la coltivazione in parcelle prive di malerbe particolarmente aggressive come gramigna.
TECNICA COLTURALE
Rotazione
La piantaggine segue bene una leguminosa come il trifoglio, ma anche un prato stabile.
Durata della coltura
Due o tre anni a seconda del tipo di conduzione e della presenza di infestanti.
Preparazione del terreno e concimazione
-Aratura autunnale.
-Fresatura o zappatura primaverili.
-Rullatura del campo prima della semina
-Concimazione (dosi 100 m2 )
1° anno: concimazione di fondo prima dell’aratura somministrando 800 kg di letame maturo (1 m3 ), 0,4 kg di P2O5, 1 kg di K20; concimazione in copertura: 1,2 kg di N distribuito dopo il 1° ed il 2° taglio.
2° e 3° anno: concimazione azotata: 1,2 kg di N distribuito fra il 2° ed il 3° taglio.
Impianto
La piantaggine va seminata direttamente in pieno campo (200 g di seme per 100 m2 ). La semina va effettuata in aprile, in file distanti 60-70 cm se si prevede di eseguire lavorazioni meccaniche interfila e distanti 20 cm se si prevedono delle lavorazioni manuali. Anche dopo la semina il campo va rullato, più o meno pesantemente a seconda della tessitura e struttura del terreno. La copertura del terreno seminato con del tessuto non tessuto per forzatura (17 g/m2 ), facilita la germinazione e l’emergenza delle plantule.
Cure colturali
Sarchiature da effettuare nell’interfila con fresa, oppure a mano con zappa, una sarchiatura va fatta dopo la fase di levata; 2 o 3 sarchiature vanno eseguite durante la stagione, a seconda della necessità. La pacciamatura organica è indicata qualora si adottino file larghe, è anche possibile pacciamare l’interfila con telo sintetico intrecciato (MAIPEX o AQUATEX). Questa tecnica permette di raccogliere foglie pulite, ma il costo del materiale pacciamante è elevato. Irrigazioni per aspersione a seconda dei bisogni, oppure una volta alla settimana, apportando circa 1,5-2 m3 /100 m2 di acqua per volta. Si consiglia di irrigare di notte al fine di prevenire malattie crittogamiche. N.B.: Se la piantaggine soffre la siccità, appaiono più rapidamente gli scapi fiorali e ciò deprezza la produzione.
MALATTIE E PARASSITI
Finora non si sono notati (almeno in Svizzera, dove la piantaggine viene comunemente coltivata) sintomi di malattie fungine od attacchi parassitari particolarmente gravi.
RACCOLTA E RESE
La parte di piante richiesta dal mercato sono le foglie, che vanno raccolte prima dell’apparizione degli scapi fiorali. Visto che, a seconda dell’altitudine, dell’esposizione e della frequenza dei tagli, l’epoca di fioritura va da maggio a settembre, è importante effettuare i tagli prima della comparsa degli scapi fiorali.
Tecnica di raccolta: con motofalciatrice, falci, falcetti o forbici (a seconda delle dimensioni della coltivazione).
Altezza del taglio: 5-7 cm dal suolo.
Modalità di essiccazione: alla rinfusa ed in strati non troppo spessi, al fine di evitare il riscaldamento della massa di foglie e quindi il rischio di fermentazioni.
N° di tagli
– 1° anno: 3 o 4 tagli a partire da metà giugno e quindi ogni 4-5 settimane fino a settembre.
– anni seguenti: un primo taglio in maggio e 3-4 tagli successivi ad intervalli di 4-5 settimane.
Rese ottenibili in 100 m2 di superficie: 1° anno: 200-340 kg, di prodotto fresco, pari a 35-55 kg di prodotto secco. 2°e 3° anno: 220-400 kg di prodotto fresco, pari a 37-65 kg di prodotto secco
ESSICCAMENTO E STOCCAGGIO
La piantaggine si deve essiccare ad una temperatura massima compresa fra 35- 45°C, in strati soffici alti 40 – 60 cm. Le foglie sono secche quando si spezzano con facilità. Lo stoccaggio deve essere fatto in un posto asciutto e privo di odori; questi ultimi infatti sono facilmente assorbiti da parte delle mucillagini.