In questa guida spieghiamo come coltivare la stevia nell’orto.
La stevia (Stevia rebaudiana) è una pianta erbacea della famiglia delle Asteracee come la camomilla e la calendula. Coltivare la stevia in casa è possibile e non richiede molto impegno; è sufficiente seguire i semplici consigli presenti in questo articolo per avere successo.
Originaria del Paraguay è conosciuta per le sue proprietà dolcificanti per le quali è conosciuta da tutti i consumatori di prodotti naturali e biologici.
La coltivazione della stevia in giardino o sul terrazzo è quindi un’operazione facile che ci consentirà di ammirare la crescita di questa bellissima pianta.
La Stevia rebaudiana è una pianta erbacea che può raggiungere un’altezza di circa 70 cm.
Le foglie sono di forma lanceolata e presentano una peluria molto lieve sulla pagina inferiore.
Tende a formare un intrico di ramificazioni, legnose nella parte basale, che possono facilmente essere danneggiate in caso di forte vento.
Esigenze Ambientali
La stevia rebaudiana gradisce un terreno sciolto, non compatto e senza problemi di ristagno idrico; tollera discretamente l’acidità del terreno. Il terriccio deve essere quindi il più permeabile possibile per impedire i pericolosi ristagni d’acqua che possono causare malattie fungine al colletto; dovrà essere ricco di sostanza organica e con un pH di 6-7 circa.
Cresce bene anche in mezz’ombra, ma l’ideale è una posizione soleggiata e al riparo dal vento forte. Il sole favorisce la sintesi delle sostanze dlcificanti e migliora la qualità del prodotto.
In condizioni ideali, la stevia può durare 3 – 4 anni.
COLTIVAZIONE
In Italia la stevia può essere coltivata come specie annuale, perchè se posta all’esterno non sopporta il gelo invernale. Quando la temperatura scende al di sotto di zero gradi la parte aerea muore. Possiamo quindi ritirarla in un ambiente protetto prima dell’inverno, oppure proteggerla con una pacciamatura di paglia o foglie per proteggere le radici durante l’inverno. In primavera la pianta tornerà a vegetare.
Semina
Il periodo indicato è la primavera, quando le temperature sono ormai miti e non vi sono più rischi di gelate tardive. L’ideale sono temperature tra i 20 e i 25 °C, senza sbalzi eccessivi e con un buon livello di umidità.
Se intendete coltivare la stevia in casa potete seguire questi consigli
-Impiegate un vaso non eccessivamente grande con un composto di terra fine. Disponete i semi in superficie e ricoprite con un lieve strato di terra. Bagnate senza disperdere i semi e mantenete umido.
-Posizionate il vaso in serra o in casa in una posizione soleggiata. La germinazione dovrebbe avvenire in una settimana circa.
-Quando le piantine saranno sviluppate (indicativamente 3 – 4 foglie), trapiantatele singolarmente in un nuovo vaso, unendo al terreno del concime organico.
Trapianto
In alternativa alla semina potete acquistare in vivaio delle piante già pronte in vaso. Quando saranno cresciute andranno trapiantate in un vaso più grande. Per migliorare il drenaggio è possibile mettere sul fondo dell’argilla espansa.
Se intendiamo trapiantare più piante in piena terra, ricordiamoci di rispettare le distanze d’impianto di 50 cm tra le file e 20 cm sulla fila. In questo modo potranno svilupparsi e crescere liberamente.
Talea
Risulta essere possibile propagare la stevia per talea con ottime probabilità di successo. Risulta essere sufficiente recidere un rametto in tarda primavera, prelevandolo da una pianta adulta e trapiantarlo in un vaso con della terra fine e soffice, mantenuta umida. La radicazione non dovrebbe tardare e si avrà una nuova pianta identica alla pianta madre.
Cure colturali
-Concimazione. Risulta essere preferibile effettuarla alla ripresa vegetativa con un concime a cessione programmata con un titolo bilanciato, per poi usarne un altro con un più alto tenore di potassio.
-Irrigazione: è necessario bagnare costantemente e con cura, senza lasciare asciugare completamente il terreno. Non bisogna però esagerare per non creare ristagni idrici che farebbero marcire le radici.
-Potatura: per avere un cespuglio vigoroso e ordinato è opportuno cimare la stevia, come viene fatto con il basilico, tagliando la parte apicale con le forbici. In questo modo stimoleremo l’emissione di nuovi germogli.
Avversità
In generale, essendo la Stevia una pianta destinata ad uso alimentare, si consiglia di non usare antiparassitari o sostanze chimiche. Le malattie cui va soggetta la Stevia sono prevalentemente Botrytis cinerea, Rhyzoctonia e Pythium; a queste ultime due sono soggette le giovani piantine. Come prevenzione si consiglia l’Ossicloruro di rame, che è ammesso in agricoltura biologica. Gli insetti che attaccano la pianta sono: Afide verde, Aleurodidi, Metcalfa pruinos. Come lotta agli insetti si possono usare prodotti a base di Piretro naturale (non di sintesi) anche se è selettivo, e comunque prima dell’applicazione monitorare con trappole cromotropiche; un’alternativa all’uso del Piretro è il lancio di predatori entomofagi. Per l’uso domestico si può ricorrere ad una miscela di acqua, alcool etilico (quello chesi usa in cucina) e sapone insetticida da spruzzare sugli insetti
IMPIEGO DELLA STEVIA
La stevia è usata fin dall’antichità come dolcificante in sostituzione dello zucchero. Il suo potere dolcificante è 200 volte superiore a quello del saccarosio e questo la rende particolarmente interessante per i diabetici e per le diete.
Queste caratteristiche sono date dalla presenza di steviolo, un dolcificante che non influisce sui livelli di insulina ed è quindi adatto anche ai diabetici, oltre ad essere privo di calorie.
Oltre a questo, la stevia era impiegata da molti popoli indigeni del sud America per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie come pianta medicinale.
Coltivare la stevia in casa ci permetterà di avere il nostro dolcificante naturale in casa a costo zero. E’ infatti sufficiente far essiccare le foglie in un luogo ventilato ed asciutto, ma non al sole.
Una volta secche vanno sbriciolate con cura, fino ad ottenere una polverina che potrà essere usata al posto dello zucchero.
Le foglie possono essere usate anche fresche, in infusione a caldo o anche in infusione a freddo, con tempi più lunghi, per le bevande estive.