In questa guida spieghiamo come coltivare la menta nell’orto.
La menta piperita (Mentha piperita) è una pianta della famiglia delle Lamiacee, caratterizzata da un’aroma piacevole ed intenso. All’interno del genere Mentha esistono numerose specie di aromatiche, ma la piperita è la più diffusa e coltivata per la produzione di menta e per l’estrazione degli oli essenziali. La menta piperita è stata descritta per la prima volta a fine ‘600 in Inghilterra, da dove si diffuse rapidamente in Germania e in Francia e quindi, nel 1862 in Piemonte. In seguito, la sua coltivazione si diffuse anche al di fuori dell’Europa. La menta può essere coltivata con estrema facilità in un orto familiare, in un giardino, in un aiuola o in un vaso, richiedendo poco spazio e poche cure. Le informazioni di seguito riportate valgono non solo per la menta piperita ma anche per le altre specie di menta.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
La menta, secondo la specie, è un’erba alta da qualche cm a poco più di un metro, con steli eretti e radici rizomatose che si espandono notevolmente nel suolo. Le foglie sono opposte e semplici e nella maggioranza delle specie sono lanceolate e ricoperte di una leggera peluria di colore verde brillante.
I fiori sono raccolti in spighe terminali, coniche, che fioriscono a partire dal basso verso l’alto. I singoli fiori, simpetali e irregolari, sono piccoli, di colore bianco, rosa o viola; la corolla, parzialmente fusa in un tubo, si apre in due labbra, la superiore con un solo lobo, l’inferiore con 3lobi disuguali. La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all’autunno. Il frutto è una capsula che contiene da 1 a 4 semi
Esistono anche altre specie di menta, tra le quali ricordiamo le seguenti
-Mentha aquatica – cresce in Italia allo stato spontaneo in zone umide, mentre in Germania viene coltivata per produrre un’essenza commercializzata col nome di “Menta germanica”; i fiori sono globosi e sbocciano da giugno a settembre.
-Mentha arvensis – ha foglie che posso raggiungere anche 4 cm di larghezza, cresce spontanea in Toscana e Abruzzo e viene invece coltivata in Cina e Giappone.
-Mentha citrata o Mentha bergamotto – è una pianta che raggiunge i 30 cm. di altezza con foglie molto scure ed un profumo rinfrescante, ha fiori color porpora e foglie color bronzo; cresce in Europa.
-Mentha gentilis – ha foglie e stelo molto pelosi e fiori colore porpora.
-Mentha aurea – con foglie striate di giallo.
-Mentha piperita – originaria dell’Inghilterra, è un ibrido tra la Mentha acquatica e la Mentha viridis ed è tra le più conosciute della sua specie. Ha foglie colore verde intenso, con sfumature porpora lungo il fusto, e per questo si distingue in menta bianca o menta nera; ha i fiori a spiga campanulati e può raggiungere fino a un metro e mezzo di altezza. Molto diffusa in Italia settentrionale, da essa si estrae un olio molto usato nelle industrie dolciarie ed in farmacia.
-Mentha pulegium, detta “mentuccia” in alcune zone, da non confondersi con la nepetella – non più alta di 40 cm, ha foglie ovali, piccole e vellutate; i suoi fiori che corrono lungo tutto lo stelo sono di colore bianco o giallo ed è diffusa in tutta Italia in due qualità:”erecta” che cresce lungo le strade o nei fossi e “tomentosa” che cresce in ambienti aridi.
-Mentha requieni – dalla pianta piccolissima (tra i 3 e 12 cm.), molto nota in Corsica e in Sardegna, ha le foglie piccole e tonde e fiori color malva.
-Mentha rotundifolia o “mentastro” – cresce in cespugli e ha foglie piccole e rotondeggianti con peluria biancastra, i suoi fiori sono piccoli e di color bianco o porpora, pianta spontanea che cresce in Europa.
-Mentha longifolia – spontanea in tutta Italia, ha un’altezza tra i 40 e gli 80 cm. Le foglie sono ovali e i fiori a spiga di color bianco o rosa.
-Mentha spicata o Menta viridis (menta romana) – ha steli rossastri, foglie lunghe e fiori rosati; molto comune e tra le più coltivate in Inghilterra. È una varietà della “longifoglia” ha foglie ovali allungate, dentate, i fiori sono a spiga molto allungata e di color porpora, coltivata in America Settentrionale ed in tutta Italia, cresce quasi esclusivamente in luoghi umidi.
ESIGENZE AMBIENTALI
La menta è una specie che può sopportare condizioni climatiche molto diversificate, grazie alle sue elevate capacità di adattamento. Un limite può essere rappresentato dalla siccità poiché l’apparato radicale, anche se si sviluppa in modo molto esteso, rimane superficiale, non arrivando quindi ad esplorare il terreno in profondità alla ricerca di acqua. Le condizioni ideali per la coltivazione della menta sono rappresentate da ambienti con buona piovosità e terreni non troppo compatti, preferibilmente sabbiosi ma fertili. La menta predilige un pH neutro o sub – acido e si avvantaggia di una buona presenza di sostanza organica nel terreno. Predilige i luoghi soleggiati e le giornate lunghe, che favoriscono la formazione di oli essenziali.
COLTIVAZIONE
Risulta essere una pianta infestante, che cresce su terreni umidi e freschi. La Menta preferisce suoli profondi, aperti e ricchi, umidi ma drenati
Preparazione del terreno
Per la coltivazione della menta nell’orto familiare è sufficiente una zappatura o vangatura per affinare bene il terreno. In questa fase si può apportare al terreno letame o compost alla dose di n3 – 4 chili per metro quadrato. E’ importante che il terreno risulti soffice e ben sminuzzato, per offrire alla menta le migliori condizioni in cui crescere.
Propagazione e impianto
Il modo migliore per propagare la menta è la talea, prelevando da una pianta madre degli apici vegetativi lunghi circa 20 cm e facendoli radicare in acqua o in un vaso con del terriccio. Per eseguire correttamente la talea potete seguire i consigli nell’articolo specifico. In alternativa potete anche trapiantare gli stoloni originatisi da una pianta madre. Gli stoloni sono i rami che spuntano dalla base della pianta. Questi emettono radici e foglie e generano nuove piantine; separandole dalla pianta madre potete trapiantarli e rinnovare così la coltivazione.
In alternativa potete acquistare una pianta in un vivaio e trapiantarla nell’orto o rinvasarla in un vaso più grande da lasciare sul balcone. Il periodo migliore per il trapianto è aprile maggio. Potete anche acquistare in un negozio per l’agricoltura e il giardinaggio i semi e seminarli direttamente nell’orto o in un vaso. Quando le piantine saranno cresciute potete trapiantarle alla distanza di circa 30 centimetri.
Con il passare del tempo la menta perde il suo aroma ed è quindi consigliabile piantare nuove piante ogni 3 o 4 anni. Sarebbe anche opportuno piantarla in un altro posto. Può anche essere coltivata in un grosso vaso purché l’esposizione le consenta di prendere il sole diretto per almeno metà della giornata.
Cure colturali
Nella cura delle piantine è importante rimuovere le erbe infestanti che dovessero svilupparsi. Questa operazione viene eseguita manualmente.
Potatura
La menta non richiede una potatura particolare, è sufficiente eliminare le parti secche o malate.
Irrigazione
L’irrigazione è utile per favorire la germinazione dei semi o il buon esito del trapianto, oppure in caso di andamento climatico particolarmente siccitoso. Risulta essere importante evitare di causare ristagni idrici che potrebbero essere molto dannosi per la pianta. Se coltivata in un vaso va innaffiata un po’ più frequentemente, in modo da non far mai seccare completamente la terra, ma senza esagerare. Se la pianta dovesse presentare le foglie afflosciate e poco turgide, significa che sta soffrendo la sete ed è quindi necessario intervenire con l’irrigazione. Se coltivata in vaso è importante usarne uno di terracotta in modo che l’acqua in eccesso possa defluire.
RACCOLTA E UTILIZZAZIONE
Raccogliere in tarda estate, quando i fusti più grandi sono nella prima fioritura. Risulta essere possibile raccogliere sia i fusti in fiore che quelli non ancora pronti, la quantità di olio essenziale sarà la stessa. Sarà importante invece scegliere piante cresciute in piena luce e preferirle a quelle cresciute all’ombra. Le seconde infatti contengono meno mentolo (acido, esterificato, libero e totale) delle prime. Strappare le foglie e i fiori dai fusti con cautela per non romperli, tagliare i fusti in pezzi più maneggevoli ed essiccare insieme. Se tenute lontano dalla luce e in contenitori a prova d’aria, possono durare non più di due anni.
AVVERSITA’ E DIFESA
In un orto familiare non sono in genere necessari interventi di difesa o l’adozione di pratiche particolari, in quanto la menta è una pianta molto rustica e resistente. L’avversità principale alla quale può andare incontro è la ruggine (Puccinia menthica), che provoca la formazione sulla pianta di pustole di colore arancione, che assomigliano a delle macchie di ruggine, da cui il nome. In una coltivazione domestica è però sufficiente rimuovere le piante o le foglie colpite.